giovedì 25 giugno 2020
La compagnia di bandiera, dopo il disastro di Karachi del 22 maggio, ammette: «Fermeremo150 piloti di voli commerciali su un totale di 434 per dubbi sulle loro autorizzazioni»
Lo schianto dell’A320 della Pia avvenuto a Karachi, in Pakistan, lo scorso 22 maggio

Lo schianto dell’A320 della Pia avvenuto a Karachi, in Pakistan, lo scorso 22 maggio - Reuters

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La Pakistan International Airlines (Pia), ha annunciato l’intenzione di tenere a terra oltre un terzo dei suoi piloti perché sospettati di avere «licenze di volo false» La decisione della compagnia di bandiera del Pakistan segue le dichiarazioni del ministro dei Trasporti, Ghulam Sarwar, che ha parlato esplicitamente di «negligenza» dei piloti come causa dello schianto dell’A320 della Pia avvenuto a Karachi lo scorso 22 maggio e che ha provocato la morte di 97 persone. Secondo Sarwar, i due piloti stavano parlando del coronavirus, e forse per questo si sono distratti.
Inoltre il ministro ha ammesso che circa il 40% dei piloti in servizio in Pakistan lavorerebbe con licenze false. «Fermeremo150 piloti di voli commerciali su un totale di 434 per dubbi sulle loro licenze», ha dichiarato il portavoce della Pia, Abdullah Hafeez Khan. Alcuni piloti potrebbero aver imbrogliato durante gli esami facendo svolgere il test ad altre persone, ha spiegato il portavoce, sottolineando che l’Autorità per l’aviazione civile del Pakistan aprirà un’inchiesta per determinare la validità delle licenze di volo sospette. Le dichiarazioni del ministro Sarwan hanno aperto un caso nel Paese, con la stampa che ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei passeggeri anche di altre compagnie. Sulla questione potrebbe indagare anche la Corte Suprema.

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