venerdì 13 maggio 2011
Un attentato suicida a un'accademia paramilitare nel nordovest del Pakistan oggi ha provocato la morte di almeno 80 persone. L'attacco è stato rivendicato dai talebani pakistani, che ne hanno promesso altri in risposta all'uccisione di Osama Benladen.
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Un attentato suicida a un'accademia paramilitare nel nordovest del Pakistan oggi ha provocato la morte di almeno 80 persone. L'attacco è stato rivendicato dai talebani pakistani, che ne hanno promesso altri in risposta all'uccisione di Osama Benladen. Il primo grave attentato in Pakistan da quando lo scorso 2 maggio è stato ucciso Osama sembra confermare che la sua eliminazione non comporterà una diminuzione della violenza, perché al Qaeda non è un'organizzazione centralizzata."È la prima vendetta per il martirio di... Benladen. Ce ne saranno altri", ha detto il portavoce talebano Ehsanullah Ehsan al telefono da una località sconosciuta. L'attentato è stato compiuto subito dopo l'alba mentre le reclute uscivano in permesso dai cancelli dell'accademia nella cittadina di Charsadda, a 135 chilometri dalla capitale Islamabad. "È stato un attentato suicida", ha detto Nisar Sarwat, capo della polizia di Charsadda. Uno degli attentatori era in moto, e si indaga per verificare se anche l'altro lo fosse.Delle vittime, 65 erano reclute paramilitari. I feriti sono 60. I militanti hanno ucciso diversi membri delle forze di sicurezza in attentati nel nordovest del Paese negli ultimi anni.
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