giovedì 30 giugno 2011
Abolito il ministero federale per le Minoranze religiose, trasferito in delega alle cinque province pachistane. Il ministero era stato creato nel 2008 ed è stato guidato per la prima volta da un cristiano, Shahbaz Bhatti, ucciso in un attentato lo scorso marzo (nella foto). Il richiamo della Farnesina.
- L'ex ministro cristiano Bhatti assassinato da al-Qaeda
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A circa quattro mesi dall'uccisione del politico pachistano Shabaz Bhatti, il ministero della Minoranze religiose, da lui guidato, è stato abolito in via definitiva da una riforma costituzionale, sollevando le proteste della comunità cristiana locale e un appello della Farnesina. La decisione rientra in un complesso progetto di decentramento che ha coinvolto sette importanti ministeri varato due giorni fa dal Parlamento. Il governo ha definito lo smembramento "un successo storico per la democrazia", ma per le minoranze si tratta piuttosto dell'eliminazione di un ministero diventato "scomodo", che ora lascia un pericoloso vuoto."Shabhaz Bhatti è stato ucciso una seconda volta: la prima volta è stata la sua eliminazione fisica, la seconda è eliminare il suo progetto e la sua eredità politica, per cui tanto si è impegnato" nota una fonte della comunità cristiana citata dall'agenzia Fides.Dalla Farnesina, che ha sempre sostenuto le battaglie di Bhatti, in particolare per la liberazione di Asia Bibi, la cristiana condannata a morte per blasfemia, è arrivato un accorato richiamo. "Auspichiamo fortemente e siamo fiduciosi che la riforma della struttura governativa decisa in Pakistan non porti ad un ridimensionamento dell'attenzione complessiva delle autorità per il rispetto delle minoranze, un tema sul quale abbiamo finora avuto con le autorità pachistane un dialogo diretto, continuo e costruttivo" ha detto oggi il portavoce Maurizio Massari.L'abolizione rientra in una riforma costituzionale chiamata "18/o emendamento", avviata nel settembre 2010, quando è stato annunciato un drastico dimagrimento dei ministeri nell'ambito di un piano anti crisi. Ad evitare la scure fu lo stesso Bhatti, che riuscì a salvare il dicastero grazie all'appoggio di Hillary Clinton, a cui si era rivolto in un incontro a Washington.Dopo il suo barbaro assassinio avvenuto il 2 marzo a Islamabad e commissionato da Al Qaida (come ha confermato un recente rapporto di una commissione d'inchiesta), la poltrona cominciò a "scottare". Il governo di Syed Yusuf Gilani era sempre più tra l'incudine e il martello dei gruppi fondamentalisti islamici da una parte e della comunità internazionale dall'altro.Paul Bhatti, medico chirurgo che ha vissuto a lungo in Veneto, fu chiamato a raccogliere l'eredità del fratello con la nomina il 24 marzo a "Consigliere speciale" del primo ministro per gli Affari delle Minoranze. Il ministero intanto era stato lasciato senza fondi dalla Finanziaria 2011-2012 ed era ormai destinato a scomparire nella "devolution". Ma in extremis fu risparmiato nel rimpasto di governo, che mise alla sua guida un musulmano, Riaz Hussain Pirzada, che dopo pochi giorni si dimise sotto il peso delle polemiche.L'abolizione ha sollevato dure proteste anche da parte dell'attuale viceministro, il cattolico Akram Gill, secondo il quale il premier Gilani ha assicurato che "nel giro di una settimana sarà creato un nuovo Ministero federale per l'Armonia interreligiosa e per i diritti umani, che dovrebbe assorbire parte delle deleghe riguardati le minoranze religiose" come fa sapere Fides.
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