sabato 17 settembre 2011
Colpite sei milioni di persone. Le forti piogge monsoniche cadute nell'ultimo mese hanno sommerso 23 distretti della provincia del Sindh e distrutto oltre 5 milioni di abitazioni.
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Le alluvioni nel sud del Pakistan hanno provocato circa 300 morti e colpito sei milioni di persone causando ingenti danni alle infrastrutture e all'agricoltura. Lo riporta oggi l'agenzia di stampa App citando i dati dell'Authority nazionale per la gestione delle catastrofi (Ndma). Le forti piogge monsoniche cadute nell'ultimo mese hanno sommerso 23 distretti della provincia del Sindh e distrutto oltre 5 milioni di abitazioni. In totale 31.960 villaggi sono stati inondati con enormi danni ai raccolti di cotone, banana, datteri e canna da zucchero. I soccorsi sono gestiti dall'esercito che ha tratto in salvo oltre 100 mila persone dai villaggi inondati.In seguito all'appello del presidente Asif Ali Zardari e del primo ministro Yousuf Raza Gilani, che ha cancellato anche una visita negli Stati Uniti per l'assemblea generale dell'Onu, la comunità internazionale si è messa in moto inviando generi di soccorso e assistenza. In prima fila tra i donatori ci sono la Cina, il vicino Iran e l'Unione Europea.  Intanto, le Nazioni Unite hanno lanciato un appello per raccogliere 337 milioni di dollari per un piano di aiuti di emergenza. 
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