martedì 24 luglio 2018
«Anticipare le elezioni provocherebbe instabilità, incertezza e peggiorerebbe le cose», ha affermato nella sua prima intervista dal 2009, parlando con la rete Fox. «Nessun attacco ai preti»
Ortega non molla: «Resto al potere e niente voto anticipato»
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Daniel Ortega respinge le richieste di dimissioni e di indire elezioni anticipate in Nicaragua, dopo tre mesi di violente proteste contro il suo governo, che hanno finora causato oltre 350 morti. Le prossime elezioni si terranno come previsto nel 2021, ha detto in un'intervista all'emittente "Fox News" il presidente del Nicaragua. "Anticipare il voto provocherebbe instabilità, incertezza e peggiorerebbe le cose", ha affermato nella sua prima intervista dal 2009.

Ortega ha anche respinto le accuse che alcuni preti cattolici siano stati oggetto di attacchi da parte delle forze governative. "Nessun nivaraguense è morto nelle chiese", ha detto il presidente, negando le ricostruzioni secondo le quali due persone sono state uccise in una chiesa di Managua, accerchiata dalle forze paramilitari vicine al governo.

Nel frattempo, ieri, migliaia di persone sono scese nuovamente nelle strade della capitale per manifestare contro Ortega e il suo governo. Il Paese è in agitazione dal 18 aprile scorso, quando sono esplose le proteste contro le riforme in campo sociale e previdenziale. Gli attivisti per i diritti umani sostengono che finora il bilancio delle vittime delle violenze è di 351 morti, mentre per il governo sono stati meno di 50.

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