giovedì 8 febbraio 2018
Respinta la risoluzione promossa da 70 eurodeputati per chiedere lo stop al cambio d'ora semestrale
(Ansa)

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Sull’ora legale, prevale lo status quo. Alla plenaria di Strasburgo, il dilemma dell’eventuale soppressione ha impegnato oggi gli europarlamentari, che hanno alla fine respinto una risoluzione per modificare il sistema del doppio cambio a cadenza semestrale.

L’emiciclo ha chiesto una «valutazione approfondita» sulla questione, ancora sospesa fra le tradizionali considerazioni sui vantaggi (risparmio energetico, maggiore esposizione per le popolazioni alla luce del giorno) e la tesi opposta di effetti particolarmente nocivi sul bioritmo fisiologico e la psicologia, soprattutto per le fasce di popolazione più fragili.

A promuovere la soppressione è una cordata di una settantina di eurodeputati guidati dal popolare ceco Pavel Svoboda. Questi ultimi osservano, fra l’altro, che si assottiglia l’argomento del risparmio energetico, per via dei progressi nell’illuminazione elettrica.

Sul voto ha pesato pure il parere della Commissione, che sottolinea i rischi per i trasporti e gli altri scambi nell’Ue innescati da un’eliminazione dell’ora legale non ben coordinata.

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