martedì 2 ottobre 2012
​L’invecchiamento della popolazione, reso possibile dall’allungamento della vita, è un fenomeno che non si può più ignorare. Rappresenta una sfida per ciò che riguarda le ripercussioni sull’economia e sulla salute pubblica, le pensioni.
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​Tra meno di quarant’anni nel mondo ci saranno più anziani che bambini: a tracciare il quadro allarmante di un pianeta che invecchia sempre più in fretta è l’agenzia delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa). La stessa, paradossalmente, che non viene finanziata da alcune nazioni, tra cui gli Stati Uniti, perché promuove politiche di denatalità. Secondo il rapporto presentato ieri, entro la fine del decennio gli “over-60” saranno un miliardo, e tale numero raddoppierà nel 2050, superando i due miliardi. In Italia, fra quarant’anni, un cittadino su tre sarà ultrasessantenne.Per gli esperti dell’Unfpa, l’invecchiamento della popolazione, reso possibile dall’allungamento della vita, è un fenomeno che non si può più ignorare. Rappresenta una sfida per ciò che riguarda le ripercussioni sull’economia e sulla salute pubblica, le pensioni. «La gente di tutto il mondo deve invecchiare con dignità, e vedere garantita la piena realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali», ha spiegato il direttore dell’Unfpa, Babatunde Osotimehin. Quest’ultimo ha sottolineato che sono stati compiuti importanti progressi in materia: nell’ultimo decennio, ad esempio, cento Paesi hanno adottato nuove norme sulle pensioni per gli anziani più poveri. «Ma rimane ancora molto da fare», ha detto, ribadendo che c’è bisogno di una leadership politica «coraggiosa» per gestire al meglio questo aspetto.Attualmente due ultrasessantenni su tre vivono nel Sud del mondo. Nel 2050, la percentuale salirà a quattro su cinque, e più in generale gli anziani rappresenteranno il 30% degli abitanti in 64 Paesi del mondo. Se non si agisce tempestivamente, per gli esperti il rischio è che molti Stati – soprattutto quelli emergenti, che raramente hanno adottato politiche ad hoc – non saranno in grado di sostenere la fascia di popolazione più attempata.
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