martedì 20 settembre 2016
​Ecco i principali punti del discorso del presidente degli Stati Uniti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Obama all'Onu: apriamo le case ai profughi
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"Dobbiamo fare di più per aiutare i profughi". È l'appello che lancia il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, parlando per l'ultima volta davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York. "Dobbiamo aprire i nostri cuori per accogliere i profughi nelle nostre case" ha detto. Nel suo intervento di ieri sera il premier Matteo Renzi aveva ribadito che l'Unione europea non è riuscita a dare una risposta all'emergenza migranti. Ma Obama ha parlato anche della situazione in Siria, della Russia e della Corea del Nord. Ecco i principali punti toccati nel suo discorso. IL CONFLITTO IN SIRIA. "In Siria è difficile che ci possa essere una vittoria militare definitiva" ha dichiarato Obama. Il presidente ha sottolineato che "dobbiamo proseguire nel tentativo di trovare una soluzione diplomatica". ISRAELE E PALESTINA. "La diplomazia è la vera chiave per fermare la violenza" ha detto Barack Obama, facendo l'esempio di Israele. "Non si può affermare la propria leadership sminuendo gli altri. Israele sa che non può occupare in via permanente la terra palestinese". "Se Israele riconoscesse che non può occupare permanentemente la Palestina e se i palestinesi riconoscessero la legittimità di Israele - ha detto Obama - entrambe le parti ne beneficerebbero".NO AGLI UOMINI FORTI. "No agli uomini forti e a modelli di società guidate dall'alto" ha scandito Obama. E molti lo hanno inteso come un riferimento implicito al candidato repubblicano Donald Trump, che correrà per la Casa Bianca l'8 novembre contro la candidata democratica Hillary Clinton. CONTRO FONDAMENTALISMO E RAZZISMO. "C'è un crescente conflitto tra liberalismo e autoritarismo"; il modello statunitense non è l'unico giusto, ma "sarò sempre dalla parte del liberalismo contro l'autoritarismo" ha detto Obama. "Credo che la vera democrazia rimanga la migliore strada" da intraprendere, ha aggiunto. "Dobbiamo respingere qualsiasi forma di fondamentalismo, di razzismo e qualsiasi idea secondo cui esiste una superiorità etnica. Dobbiamo sposare la tolleranza che risulta dal rispetto per tutti gli esseri umani". "La nostra comunità internazionale deve continuare a lavorare con quelli che cercano di costruire, invece di distruggere".LA RUSSIA. "Abbiamo visto la Russia cercare di ottenere la gloria perduta con l'uso della forza", ma il mondo è troppo piccolo per far risorgere 'le vecchie mentalità'". "Lo abbiamo visto in Medio Oriente, dove i leader perseguono gli oppositori politici o le minoranze. E questo ha aiutato a far crescere il Daesh".LA COREA DEL NORD. ​La Corea del Nord è una "terra desolata" afferma Obama. "C'è un forte contrasto fra il successo della Corea del Sud e la terra desolata della Corea del Nord, che mostra come l'economia controllata dalla Stato è una strada senza uscita". Per quanto riguarda invece lo sviluppo del programma nucleare nordcoreano, Obama ha ribadito l'importanza di una reazione comune ed unita da parte della comunità internazionale affinché Pyongyang "paghi le conseguenze" del suo comportamento.L'INTESA SUL CLIMA. Obama è tornato a fare pressione sui leader globali affinché ratifichino l'accordo di Parigi sul clima: "Se non agiamo con coraggio, il conto che ci verrà presentato lo sarà con migrazioni di massa, città sommerse dall'acqua, scorte alimentari decimate e disperazione". "Ci deve essere un senso di urgenza per fare entrare in vigore l'accordo e aiutare i paesi poveri a scavalcare forme distruttive di energia", ha aggiunto Obama che nel corso dell'ultimo G20 tenutosi in Cina ha sottoscritto l'impegno sul clima insieme al collega cinese Xi Jinping.
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