lunedì 9 maggio 2011
Il raid che ha portato all'uccisione di Osama è stata, per il presidente degli Stati Uniti "una delle decisioni più difficili" da comandante in capo ma, dopo la sua morte, gli Usa vogliono infliggere il "colpo di grazia" ad al-Qaida. Obama, in un'intervista alla Cbs, ha ripercorso la settimana che ha preceduto l'attacco al compound di Abbottabad.
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Il raid che ha portato all'uccisione di Osama Benladen è stata, per il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, "una delle decisioni più difficili" da comandante in capo ma, dopo la sua morte, gli Usa vogliono infliggere il "colpo di grazia" ad al-Qaida. Obama, in un'intervista a '60 minutes' della Cbs ripercorre la settimana che ha preceduto l'attacco al compound di quello che era considerato il terrorista più ricercato della terra, e promette di proseguire su questa strada. Una decisione difficile, quella di uccidere Benladen, che ha rappresentato, però, anche "uno dei momenti di maggiore soddisfazione della mia presidenza", con la cattura di un uomo che "ha eluso la giustizia per anni". Obama ha visto le foto di Osama. "Non c'era dubbio che fosse lui. Non c'è dubbio che Benladen sia stato ucciso. Ci siamo presi maggiore cura noi del suo corpo di quanto non abbia fatto lui" uccidendo oltre 3.000 persone. La decisione di sferrare l'attacco finale era sconosciuta alla maggior parte degli consiglieri della Casa Bianca e anche alla "mia famiglia": "pochi ne erano a conoscenza. La maggioranza della Casa Bianca non lo sapeva". La decisione, che ha "portato ai 40 minuti più lunghi della mia vita, eccetto quando Sasha è stata male e aspettavo che i medici mi dicessero che era tutto a posto", è stata presa da Obama "giovedì e comunicata il venerdi", dopo aver valutato che le possibilità di prendere Benladen erano superiori ai rischi. La domenica mattina dell'azione Obama ha giocato a golf, in attesa che facesse notte in Pakistan. "C'era tensione nella Situation Room, si parlava ma si ascoltava anche molto. Non sapevamo cosa accadesse nel compound" ha osservato Obama, il quale, nell'apprendere la notizia che "Geronimo" (il nome usato per indicare Benladen) era stato ucciso, si è sentito "sollevato; volevo solo - ha detto - che i nostri ragazzi rientrassero e atterrassero sani e salvi"."La morte di Osama - ha aggiunto Obama - non mi ha tolto il sonno: ha ucciso sul suolo americano e ha meritato quello che ha avuto".
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