sabato 23 febbraio 2013
​L'amministrazione Obama ha chiesto formalmente alla Corte suprema di abrogare una legge federale degli anni '90 che definisce il matrimonio come l'unione tra un uomo e una donna perché violerebbe "la garanzia fondamentale dell'uguaglianza davanti alla legge".
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L'amministrazione Obama ha chiesto formalmente alla Corte suprema di abrogare una legge federale degli anni '90 che definisce il matrimonio come l'unione tra un uomo e una donna. Il testo infatti, scrive la Casa Bianca nella richiesta, "viola la garanzia fondamentale dell'uguaglianza davanti alla legge e impedisce a "migliaia di coppie omosessuali, legalmente sposate nei loro stati, di godere degli stessi vantaggi federali delle coppie eterosessuali".Le nozze tra persone dello stesso sesso sono legali in nove Stati americani su 50 oltre che nella capitale Washington.La decisione dell'amministrazione Obama di prendere una posizione nel dibattito non arriva come una sorpresa: più di una volta, dal giorno della sua seconda investitura, il presidente si è espresso a favore dei diritti degli omosessuali sia a livello locale che federale.   La questione dell'apertura del matrimonio alle coppie gay sarà esaminata dalla Corte suprema i prossimi 26 e 27 marzo.
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