mercoledì 17 aprile 2013
​Una nuova scossa (5,7 gradi) è stata registrata stamani nel sud dell'Iran, vicino al confine con il Pakistan, nella stessa area colpita ieri da un terremoto di magnitudo 7,8 i cui effetti sono stati avvertiti anche nei Paesi del Golfo e in India. Il governo iraniano continua a negare vittime, ma si temono centinaia di morti. Gli Usa offrono aiuti. Il bilancio sale a 40 vittime in Pakistan.
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Una nuova scossa di magnitudo 5,7 della scala Richter è stata registrata stamani nel sud dell'Iran, vicino al confine con il Pakistan. Si tratta della stessa area colpita ieri da un terremoto di magnitudo 7,8 i cui effetti sono stati avvertiti anche nei Paesi del Golfo e in India. Secondo il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), l'epicentro del sisma odierno è localizzato 107 km a est della città di Khash, a una profondità di 68 km. Non si hanno per il momento notizie di eventuali vittime o danni materiali.Il bilancio in Pakistan
È salito ad almeno 40 morti e oltre 300 feriti il bilancio ufficiale in Pakistan del sisma. Lo ha riferito una fonte dell'Autorità Nazionale per i Disastri Naturali di Islamabad all'agenzia d'informazione 'Xinhua'.
Il silenzio dell'Iran In Iran, invece, dove si è registrato l'epicentro della scossa, fonti governative parlano di un solo morto e cinque feriti. Il vice governatore della provincia del Sistan e Balucistan, Mahmoud Miri, ha spiegato che la vittima è una donna. "Non ci sono altre notizie di morti o feriti", ha affermato Miri, citato dal sito web dell'emittente'Press Tv'. La stessa tv, nelle ore immediatamente successive al sisma, aveva riferito di almeno 40 morti, mentre fonti ufficiali avevano parlato di "centinaia di vittime". I media della Repubblica Islamica hanno poi ridimensionato il bilancio del sisma, il più forte mai registrato nel Paese in 50 anni, sostenendo che il movimento tellurico è avvenuto a una profondità di circa 80 km e ha avuto effetti ridotti in superficie.
Gli aiuti UsaGli Stati Uniti hanno proposto aiuti a Iran e Pakistan. "Siamo pronti a offrire assistenza in questo momento difficile", ha affermato il segretario di Stato Usa, John Kerry, in un comunicato. Kerry ha quindi presentato le sue "più sentite condoglianze" alle famiglie delle vittime del terremoto più potente mai registrato in Iran negli ultimi 50 anni. Malgrado la tensione nei rapporti tra Usa e Iran, fu proprio in seguito a un altro terremoto - quello catastrofico a Bam nel 2003 - che si registrarono timidi segnali di disgelo tra i due Paesi. In quell'occasione, infatti, l'ex presidente iraniano Mohammad Khatami accettò gli aiuti degli Stati Uniti per far fronte all'emergenza umanitaria.
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