lunedì 23 luglio 2012
​Anche 200 feriti nel bilancio provvisorio di una raffica di attentati che ha colpito Baghdad e il nord dell'Iraq, fra cui la città petrolifera di Kirkuk. A riferirlo sono state fonti mediche e di polizia.
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È di 91 morti e 200 feriti il bilancio provvisorio di una raffica di attentati che ha colpito Baghdad e il nord dell'Iraq, fra cui la città petrolifera di Kirkuk. A riferirlo sono state fonti mediche e di polizia. Si tratta della seconda giornata di sangue e violenze dall'inizio, sabato scorso, del Ramadan, il mese del digiuno prescritto dal Corano: un periodo considerato sacro ma che spesso è segnato da un'impennata delle violenze terroristiche. Gli attentati non sono stati rivendicati ma nei giorni scorsi al Qaeda aveva annunciato il lancio di un'offensiva.Il numero di vittime più alto è stato registrato a Taji, 25 chilometri a nord della capitale, dove una serie di esplosioni e un attacco kamikaze ha provocato almeno 18 morti. Sempre a nord di Baghdad, un commando armato ha attaccato una base militare a Albu Slaib, a est della città di Dhuluyah, uccidendo sette soldati. Attacchi dinamitardi e sparatorie hanno colpito anche Baghdad, Saadiyah, Khan Beni Saad, Tuz Khurmatu e Dibis - tutte a nord della capitale - mentre a Kirkuk sono esplose quattro autobomba. La nuova giornata di sangue segue la serie di esplosioni che, domenica, ha colpito due città a sud di Baghdad e Najaf, uccidendo almeno 20 persone.
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