mercoledì 3 febbraio 2021
Per il Tribunale amministrativo di Parigi il Paese promotore della Cop21 dovrà pagare un euro simbolico, ma per le ong è una 'decisione storica'
Smog a Parigi

Smog a Parigi - Ansa

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Il paradosso è subito risuonato fragorosamente ben al di là della Francia. Il primo Paese europeo ad essere condannato per non rispetto dell’Accordo di Parigi è proprio lo Stato francese, che organizzò la storica conferenza sul clima del 2015.​
Così ha deciso oggi il Tribunale amministrativo di Parigi, dando ragione a 4 importanti Ong ambientaliste e umanitarie (Greenpeace, Oxfam, Fondazione Nicolas Hulot, Notre Affaire à tous) che hanno chiesto il versamento simbolico di 1 euro alla Francia. L’iniziativa di denuncia delle Ong aveva già portato pure alla raccolta di 2 milioni di firme per una petizione dall’alto valore simbolico, intitolata «La questione del secolo» (L’Affaire du siècle).

La Francia è stata condannata per «inazione» rispetto agli impegni presi durante la Cop21 parigina. La sentenza viene già definita «storica» da numerosi osservatori, talora vicini ai movimenti della ‘generazione Greta Thunberg’, dal nome dell’adolescente svedese divenuta l’emblema della denuncia internazionale dell’inazione degli Stati sul fronte del cambiamento climatico.

Il commento delle Ong

"Una sentenza storica condanna oggi lo Stato francese per non aver intrapreso le azioni necessarie ad affrontare l’impatto della crisi climatica. Una decisione senza precedenti che può e deve essere uno stimolo per altri Paesi, inclusa l’Italia, ad agire rapidamente per ridurre le emissioni di CO2 in linea con gli impegni presi a livello internazionale e ad affrontare la crisi climatica con politiche coerenti ed efficaci".

È questo il commento di Oxfam alla decisione dell Tribunale amministrativo di Parigi, a chiusura dell’azione legale avviata nel dicembre 2018 dalla stessa Ong con Greenpeace, Notre Affaire à Tous e la Nicolas Hulot Foundation, che accusava lo Stato francese di non aver ridotto il proprio livello di emissioni di CO2 come sarebbe stato necessario per rispettare gli accordi globali sul clima.

Una battaglia legale sostenuta da oltre 2,3 milioni di persone che hanno firmato la petizione lanciata sul caso e che ha il record di essere la più partecipata della storia della Francia.

"È la prima volta che lo Stato francese viene citato in giudizio per responsabilità connesse a inadempienze in materia di cambiamento climatico. Questa sentenza lascia infatti ai cittadini la possibilità di richiedere risarcimenti per i danni subiti per l’impatto del clima e potrebbe costringere la Francia ad assumere ulteriori misure per ridurre l’attuale livello emissioni", si legge in una nota di Oxfam.





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