lunedì 3 dicembre 2012
Eccidi compiuti da presunti miliziani islamici che sono passati di casa in casa nel quartiere cristiano della cittadina di Chibok, in una zona remota dello Stato di Borno, nel nord del Paese. Questa mattina altre violenze.
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Ancora violenze nel nord della Nigeria dopo gli attacchi contro i cristiani del fine settimana: a Kano è esplosa una bomba ad alto potenziale vicino alla moschea del principale mercato di tessuti della città, uccidendo due persone tra cui un poliziotto. Un'altra bomba è esplosa questa mattina a Maiduguri, capoluogo dello stato nord-orientale di Borno e capitale di fatto di Boko Haram, gruppo estremista islamico vicino ad al Qaeda. Subito dopo l'esplosione, riportano i media nigeriani, c'è stata un'autentica battaglia tra forze dell'ordine e uomini armati, con ogni probabilità terroristi di Boko Haram.Proprio questa mattina l'esercito nigeriano ha reso noto di aver ucciso, in un raid compiuto domenica, Abdulkareem Ibrahim, un leader di Boko Haram inserito nella lista dei 19 terroristi più pericolosi. Con lui sono morti altri due elementi di primo piano del gruppo terroristico. Il conflitto tra Boko Haram e governo centrale ha provocato almeno 3mila morti negli ultmi tre anni. Il presidente della Nigeria, Goodluck Jonathan, in uncomunicato diffuso ieri ha voluto "rassicurare che, nonostante episodi e commenti allarmistici, il Paese è sano e sicuro".LA STRAGE DI CRISTIANIEnnesimo orrore contro i cristiani in Nigeria: dieci persone sono state sgozzate a colpi di machete da presunti miliziani islamici che sono passati di casa in casa sabato sera, nel quartiere cristiano della cittadina di Chibok, in una zona remota dello Stato di Borno nel nord del Paese, area dove è forte la presenza della setta islamica Boko Haram. Lo ha riferito un responsabile delle autorità locali. "Gli assalitori sono arrivati verso le 21 scandendo lo slogan 'Dio è grandè, si sono recati nelle case da loro identificate in un quartiere a maggioranza cristiana e hanno massacrato dieci persone come agnelli sacrificali", ha raccontato la fonte. Le abitazioni assaltate sono poi state date alle fiamme. "Presunti membri di Boko Haram - ha raccontato un testimone, Nuhu Clark - sono piombati nel villaggio di notte, hanno incendiato le case e hanno massacrato chi usciva cercando di sfuggire alle fiamme". Dieci sono i cadaveri che Clark ha detto di aver contato, la stessa cifra confermata dalle fonti ufficiali. In precedenza, almeno due poliziotti erano stati uccisi nel corso di un attacco di presunti integralisti islamici che hanno dato alle fiamme tre chiese e alcuni posti di frontiera con il Camerun a Gamboru Ngala, nel nord della Nigeria. "Ho visto due corpi con le uniformi della polizia non lontano da un commissariato che è stato bruciato, uno era sul bordo della strada e l'altro era ancora seduto in un furgone della polizia", hanno riferito due abitanti. Non si sa se negli edifici religiosi vi fosse qualcuno.Poco dopo rinforzi di polizia sono arrivati da Maiduguri, roccaforte dei Boko Haram (140 chilometri di distanza), ed è cominciato con gli assalitori uno scontro a fuoco durato alcune ore. Ieri sera non ci sono più sparatorie ma Gamboru Nala è deserta: gli abitanti restano chiusi nelle case e molti uomini hanno abbandonato la città per paura di rappresaglie contro i civili da parte dei militari. Da quando gli integralisti islamici hanno lanciato, nel 2009, un'offensiva contro il governo, sono centinaia le persone uccise. La contrapposizione religiosa ha trovato terreno fertile in antichi contrasti interetnici ed economici, ma si sono anche formate bande di criminali che hanno come unico scopo la violenza, le rapine e gli stupri.
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