lunedì 1 febbraio 2021
La Nigeria è alle prese con un'ondata di rapimenti a scopo di estorsione

La Nigeria è alle prese con un'ondata di rapimenti a scopo di estorsione

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Sono stati liberati sette bambini rapiti da un orfanotrofio alla periferia della capitale nigeriana, Abuja. Insieme a loro sono stati rilasciati anche alcuni adulti rapiti dalle loro abitazioni durante il sequestro. La notizia del rilascio è stata confermata dalla portavoce della polizia, Maryam Yusuf, che non ha fornito ulteriori dettagli. Il sequestro era avvenuto lo scorso 23 gennaio, quando un gruppo di uomini armati aveva fatto irruzione nell'orfanotrofio nella zona di Abaji e aveva rapito bambini di età compresa tra i 10 e i 13 anni.

La liberazione è avvenuta domenica dopo il pagamento del riscatto, secondo una persona che faceva parte del gruppo al quale i minorenni sono stati consegnati, ma la donna che ha dato i soldi agli uomini armati è stata a sua volta presa in ostaggio. I bambini rilasciati sono apparsi senza forze e sono stati portati in una struttura sanitaria per essere curati, come hanno riferito i testimoni.

La Nigeria è alle prese con un'ondata di rapimenti a scopo di estorsione. I rapporti indicano che, soltanto nell'ultima settimana, circa cento persone sono state rapite in attacchi negli Stati nigeriani di Kaduna, Niger, Katsina e Taraba. Prigionieri nella zona di Birnin Gwari, nello Stato di Kaduna, sono stati liberati durante il fine settimana, pare dietro il pagamento di un riscatto.

L’esercito nigeriano ha intanto smentito di avere in custodia alcune delle studentesse sequestrate sette anni fa dagli estremisti islamici di Boko Haram nella città settentrionale di Chibok. La smentita è arrivata dal maggiore generale Leo Irabor, che ha commentato recenti indiscrezioni secondo cui alcune delle ragazze sono fuggite dai loro rapitori e si trovano a Maiduguri, capitale dello Stato di Borno. Irabor ha auspicato che tutte le ragazze ancora nelle mani dei loro rapitori vengano liberate. Il nuovo capo dell'esercito ha quindi promesso che i militari intensificheranno gli sforzi per trovare le studentesse che ancora mancano all'appello.


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