sabato 25 aprile 2015
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​Il Nepal e l'India erano già stati teatro di un devastante terremoto il 15 gennaio del 1934, quando un sisma di magnitudo 8 devastò le città di Kathmandu, Munger e Muzaffarpur, con più di 11.000 morti, e lo Stato indiano del Bihar, dove persero la vita in oltre 7.000. Il terremoto fu avvertito da Lhasa a Bombay e a Calcutta crollò la cattedrale di San Paolo. Una curiosità: nel visitare le aree devastate del Bihar, il mahatma Gandhi disse che era la punizione divina per l'incapacità indiana di eliminare le discriminazioni verso la casta degli intoccabili. Il 18 settembre 2011 un terremoto di magnitudo 6,9 aveva investito lo Stato nord-orientale indiano del Sikkim, non lontano dalla frontiera nepalese, causando in totale 111 morti, di cui sei proprio in Nepal. In particolare a Kathmandu ci furono tre morti per il crollo di un muro dell'ambasciata britannica. Il Nepal si trova in una zona a rischio sismico perchè vicino a due placche che per milioni di anni si sono mosse insieme, arrivando a formare la catena montuosa dell'Himalaya. Il Paese è undicesimo nel mondo per il pericolo di terremoti.
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