venerdì 10 febbraio 2017
Si restringono le possibilità di lavoro proprio in un momento in cui la disoccupazione è cresciuta a livelli allarmanti anche nei Paesi avanzati. Dilemma per la politica e l'economia
Un robot alle prese col cubo di Rubik

Un robot alle prese col cubo di Rubik

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Umanizzare il lavoro? Sia mai. Meglio i robot. Così si cacciano gli uomini e si risparmia. Sembra questa la filosofia che sta prendendo piede in molti Paesi del mondo. Aprendo così molti interrogativi.

Nelle scorse settimane dagli Stati Uniti avevamo già visto arrivare distributori automatici di hamburger targati McDonald's (e sulla stessa scia intende muoversi presto Wendy's, un'altra celebre catena di fast food statunitense) e l'apertura a San Francisco di Cafe X, la prima caffetteria totalmente robotica. Ora l'automazione è arrivata anche nel settore bancario. Bank of America, la seconda banca statunitense, ha comunicato l'apertura a Denver e a Minneapolis delle sue prime due filiali totalmente automatizzate.

Se l'online banking consente da tempo di effettuare su internet la maggioranza delle operazioni, Bank of America è riuscita a eliminare anche quelle poche pratiche che richiedevano la presenza di un impiegato umano, come le rinegoziazioni o la ricezione di lamentele. I clienti delle due nuove filiali, quando avranno necessità, potranno semplicemente collegarsi in videoconferenza con bancari che lavorano in altre sedi attraverso appositi terminali.

Le banche automatizzate, inoltre, saranno dedicate più alla vendita di servizi finanziari che a operazioni, come il ritiro di assegni,che rendono preferibile la presenza di operatori umani. La portavoce dell'istituto, Ann Pace, non ha diffuso ulteriori dettagli tecnici. Quel che è certo è che si tratta di un'innovazione destinata a fare scuola. Oltre a risparmiare sul personale, oltretutto, si risparmia anche sull'affitto dei locali: le filiali automatiche occupano circa un quarto dello spazio di quelle tradizionali.

Conciliare la crescente automazione del lavoro in numerosi settori, dalla meccanica alla ristorazione, con una popolazione globale in crescita e con i giovani che già adesso non trovano lavoro anche nei Paesi avanzati, sarà uno dei maggiori rompicapo che il genere umano (e la politica in particolare) si troverò ad affrontare nei prossimi anni.

Uno dei casi più clamorosi è quello della Foxconn, la società che produce buona parte della componentistica utilizzata da colossi dell'elettronica come Apple e Samsung. Lo scorso maggio il gruppo taiwanese aveva annunciato di aver rimpiazzato 60 mila operai con robot, sicuramente più resistenti dei colleghi in carne ossa ai durissimi turni che avevano causato la catena di suicidi tra i dipendenti che, anni fa, fece salire Foxconn agli onori delle cronache.




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