martedì 21 aprile 2015
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Tre migranti sono annegati e altri 90 senza documenti sono stati salvati nel naufragio del barcone al largo dell'isola greca di Rodi. Lo ha riferito la Guardia costiera greca. Tra i sopravvissuti ci sono in gran parte siriani ed etiopi, tra cui 22 donne e sei bambini. I morti sono un uomo, una donna e un neonato. Secondo le stime iniziali, a bordo della nave di legno ci sarebbero state circa 200 persone, ma dopo ore di ricerche le autorità hanno dichiarato che non ci sono altri dispersi. Tuttavia, le persone a bordo hanno continuato a insistere che ci fossero tra cento e 150 persone a bordo. Hanno raccontato che la nave è partita dalla Turchia e che ciascuno di loro ha pagato 2.500 agli scafisti. Il capitano, hanno detto, è fuggito su una motonave quando la barca è arrivata vicino alle coste rocciose di Rodi. Qui la nave si è schiantata e in pochi minuti è affondata, con le persone che hanno cercato di raggiungere la riva aiutate dagli abitanti del posto. Le autorità locali sono state allertate perché fornissero rifugio ai migranti, mentre il governo di Atene ha chiesto nuovamente ai partner europei di aumentare gli sforzi per far fronte alla "crisi umanitaria". Il numero dei migranti e rifugiati senza documenti che raggiungono la Grecia è triplicato nei primi tre mesi del 2015, rispetto allo scorso anno, a causa dei conflitti in corso. Il numero ha superato sinora le 10mila persone e arriverà a 100mila alla fine dell'anno, se il ritmo degli arrivi non calerà.
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