sabato 29 novembre 2008
Uccisi gli ultimi tre terroristi. Volevano far saltare l'hotel Taj Mahal. Bilancio aggiornato parla di 195 morti, di cui 22 stranieri.
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Dopo circa 60 ore da quando un gruppo di terroristi ha scatenato l'inferno a Mumbai, le teste di cuoio indiane questa mattina hanno preso il controllo anche dell'hotel Taj Mahal, uccidendo gli ultimi tre estremisti. Il bilancio delle vittime è salito ad almeno 195, di cui 22 stranieri, ma è destinato ad aggravarsi, riferiscono fonti ufficiali sul posto. Continua infatti il ritrovamento di corpi senza vita nell'albergo dove sono in corso le operazioni di 'ripulitura'. Secondo uno dei vigili del fuoco sul posto «ci sono decine di corpi su un solo piano» dell'hotel.   Intanto i media locali riferiscono che i terroristi avevano un piano per far saltare in aria l'hotel Taj Mahal: le rivelazioni sono attribuite ad un terrorista catturato che avrebbe confessato sotto interrogatorio. Si tratta di Azam Amir Kasav, di 21 anni, proveniente dal Faridkot pachistano, scrive il Times online. Azam, insieme con un altro uomo, era tra coloro che aveva aperto il fuoco alla stazione centrale di Mumbai mercoledì. Durante l'operazione Azam ha anche ucciso un ispettore di Polizia, scrive il giornale.Apparentemente gli attentatori disponevano di esplosivo sufficiente a far effettivamente saltare in aria l'albergo. Fonti hanno riferito a tv indiane che i terroristi avevano intenzione di «ridurre ad un cumulo di macerie» il Taj hotel e di replicare il disastro del Marriott ad Islamabad dello scorso settembre.   Intanto il capo della polizia di Mumbai, Hasan Gafoon, ha riferito che erano dieci i terroristi giunti a Mumbai, di questi «ne abbiamo uccisi nove mentre uno è stato catturato vivo», ha detto. E nella città provata da quasi tre giorni di braccio di ferro tra terroristi e forze speciali, passati con il fiato sospeso anche per la sorte degli ostaggi - tra cui sette italiani tutti salvi - che fino a ieri erano rimasti bloccati negli edifici presi d'assalto, oggi sono in corso i funerali solenni di Hemant Karkare, il capo della squadra antiterrorismo (Ats), di 58 anni, rimasto ucciso mercoledì negli scontri scoppiati subito dopo gli attacchi.  Una lunga processione, con un grande ritratto di Karkare messo ben in vista su un veicolo decorato da corone di fiori, sta attraversando le strade di Mumbai tra due ali di folla commossa. I funerali di Karkare sono trasmessi in diretta dall'emittente Ndtv, che sottolinea al tempo stesso il coraggio e l'eroismo degli altri componenti delle forze di sicurezza indiane rimasti uccisi negli scontri con i terroristi.
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