sabato 24 agosto 2013
COMMENTA E CONDIVIDI
Arriva una conferma imparziale e decisamente autorevole sull'utilizzo di armi chimiche in Siria durante l'attacco effettuato dall'esercito mercoledì scorso in un sobborgo di Damasco. L'organizzazione umanitaria "'Medici senza frontiere" (Msf) rivela in un comunicato che in tre ospedali della capitale - in cui operano i medici dell'organizzazione -mercoledì mattina in 3 ore 3.600 pazienti sono stati curati per sintomi di esposizioni a neurotossine, come quelle attive nei gas nervini come il sarin. Di queste 355 sono decedute. Lo riferisce il dottor Bart Janssens, direttore delle operazioni di Msf.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: