venerdì 16 giugno 2017
Aveva 87 anni. Ebbe un ruolo centrale anche per l'elaborazione del Trattato di Maastricht. Juncker: un progetto di Europa nel segno della pace
Helmut Kohl (Ansa)

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È morto l'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl all'età di 87 anni. Lo scrive la Bild online. L'ex leader della Cdu si è spento stamani nella sua casa a Ludwigshafen. Era stato operato al cuore nel 2012, alle anche e all'intestino nel 2015. Da tempo era costretto sulla sedia a rotelle.

È stata una delle figure centrali della storia europea del secondo Novecento. Il suo capolavoro politico è stata la riunificazione della Germania dopo il crollo del muro di Berlino nel 1989. Per realizzarla (3 ottobre 1990) sfidò tutto e tutti, a cominciare dagli economisti che non ritenevano sostenibile un'operazione del genere in così poco tempo. Inoltre, insieme a Mitterrand è stato uno degli attori principali del processo che portò al Trattato di Maastricht, siglato nel 1992, pilastro dell'Unione Europea. Fu cancelliere della Germania dal 1982 al 1998 ed è considerato il padre politico dell'attuale cancelliere Angela Merkel. Nel 2000 fu costretto ad abbandonare la presidenza onoraria del Cdu per lo scandalo sulla gestione dei fondi neri del partito.

Juncker: la sua idea di Europa era un progetto di pace

"La notizia della morte dell'ex cancelliere federale e amico mio Helmut Kohl mi colpisce profondamente. Mancherà perché e stato un vero amico ed alleato per me e per l'Europa". Lo dice il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in una lunga dichiarazione diffusa dalla Commissione europea. "Senza Kohl non esisterebbe l'euro" osserva Juncker in un altro passaggio, affermando che "aveva capito sin dall'inizio quale importanza politica ed economica, quale valore inestimabile e fascino
avesse una moneta unica per il nostro continente". "Per lui e per il suo grande compagno François Mitterand l'Europa è sempre
stata un progetto di pace
" aggiunge Juncker, sottolineando che Kohl "non ha mai dimenticato che il progetto europeo ha salvato
il continente dopo le guerre mondiali. Quindi per lui non era solo una questione di prosperità, ma anche e soprattutto una
chiamata a condividere la responsabilità verso il futuro".

Tajani: un padre della casa comune europea

"Helmut Kohl ha sempre mostrato una grande visione europeista e può certamente essere considerato un padre della casa comune europea". Lo dichiara al Sir il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani. "Aveva una idea di Europa non germano-centrica; piuttosto intendeva l'Europa come una unione di valori al servizio dei cittadini e dei Paesi europei. L'eredità politica di Kohl è anche un messaggio di estrema attualità: l'invito a costruire un'Europa politica, con una forte identità, protagonista sula scena mondiale".

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