venerdì 11 febbraio 2022
L'allerta arriva dall'Oms, che teme un ulteriore aumento vertiginoso delle vittime: decine di migliaia di contagiati in una situazione sanitaria devastata in sei mesi di potere ai taleban
Sono moltissimi i neonati afghani stroncati da una malattia curabile come il morbillo

Sono moltissimi i neonati afghani stroncati da una malattia curabile come il morbillo - Ansa

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La situazione umanitaria, a sei mesi dall'avvento al potere dei taleban, è disastrosa. Peggio ancora quella sanitaria. Un'epidemia di morbillo ha contagiato decine di migliaia di persone in Afghanistan e ne ha uccise tra il primo gennaio 2021 e il 29 gennaio 2022 più di 150, praticamente tutti bambini sotto i cinque anni e tra loro molti neonati. L'allerta arriva dall'Oms, che teme un ulteriore aumento vertiginoso delle vittime. Per una malattia prevenibile con il vaccino e curabile, in condizioni normali di assistenza sanitaria di base.
In Afghanistan, la malattia, molto virale, è diventata un flagello soprattutto sui bambini, già indeboliti dalla malnutrizione in un Paese immerso in una profonda crisi economica e finanziaria dopo l'arrivo dei taleban a Kabul. La migliore protezione contro il morbillo è una copertura vaccinale molto alta - l'Oms raccomanda il 95% - ma questo è un obiettivo fuori portata nell'attuale contesto afghano. A dicembre, una campagna di vaccinazione ha immunizzato 1,5 milioni di bambini nelle zone più colpite. L'Oms, che nel frattempo sta distribuendo anche la vitamina A che allevia gli effetti della malattia e riduce la mortalità, sta preparando una nuova campagna di vaccinazione per il mese di maggio, che dovrebbe raggiungere tre milioni di bambini.

E mentre gli Stati Uniti stanno trovando il modo di sbloccare fondi umanitari destinati ai civili afghani, Joe Biden resta ancora nel mirino per il concitato ritiro di agosto da Kabul. Ora «respinge» categoricamente i risultati di un rapporto investigativo dell'esercito in cui ufficiali militari Usa sarebbero fortemente critici nei confronti della gestione del ritiro americano dall'Afghanistan. Tutto dopo le rivelazioni del Washington Post secondo cui ufficiali militari citati nel documento hanno accusato funzionari della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato di non aver riconosciuto la veloce avanzata dei taleban in Afghanistan, fino alla resa di Kabul il 15 agosto scorso, mentre le forze Usa si ritiravano dal Paese o la rapidità con cui gli Usa avrebbero dovuto prepararsi a un'operazione di evacuazione dall'Afghanistan.

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