martedì 27 marzo 2012
​Alla vigilia dell'arrivo di Mario Monti in Cina, segnali incoraggianti vengono dal presidente Hu Jintao che in una esortazione alla business community cinese incoraggia a investire in Italia. E a Seul Monti incassa anche la soddisfazione di Obama per i progressi dell'Italia.
Intervista al professore Mario Volpe, Università di Venezia (da Radio inBlu)
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È una anteprima di tutto rispetto quella che anticipa di quelche giorno l'arrivo di Mario Monti a Pechino. Arriva dal Presidente cinese, Hu Jintao, una esortazione alla business community della Cina che Hu, spiegano fonti italiane dopo il colloquio di stamane con il presidente del Consiglio, incoraggia a investire in Italia. Monti ha avuto anche da parte di Hu, riferiscono le stesse fonti, grande apprezzamento per le riforme strutturali e l'azione di risanamento nel nostro Paese, non senza il compiacimento per il costante aumento che si riscontra negli scambi commerciali bilaterali. Sicuramente però la parte di maggior impatto è quella incui il Presidente cinese (a Pechino sarà il premier Wen Jiabao l'interlocutore di Monti) anticipa che incoraggerà l'investimento in Italia. Un invito di tutto rilievo, ancor più perché Hu spiega di non indirizzarlo solo al mondo dell'imprenditoria ma anche alle autorità cinesi. Il che significa anche chiamare in causa anche i fondi sovrani.

E ANCHE OBAMA SI COMPLIMENTA"Ho avuto l'opportunità di una conversazione bilaterale con il presidente Usa Obama che mi ha manifestato la sua soddisfazione per gli sviluppi positivi della situazione sia in Italia che nella zona Euro". Lo ha detto ilpresidente del Consiglio Mario Monti in conferenza stampa al termine del vertice di Seul.

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