giovedì 6 settembre 2012
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"Nel Parlamento, che frequento molto in questo periodo, ci sono due gruppi, uno di centro e uno di centrodestra, che afferiscono alla familgia del Ppe, cui afferiscono anche Cdu e Csu". E non è detto che nella stessa famiglia politica tutti vadano d'accordo. Anzi. Mario Monti parte da una preoccupata fotografia del Parlamento italiano per arrivare al bersaglio vero del suo discorso al bureau Ppe: un sostanziale appello proprio al Ppe per tenere a freno gli eccessi di euroegoismo della Csu, che mette i bastoni tra le ruote ai Paesi più in difficoltà.Parte da lì quello che accade in Italia, in sostanza. Perchè, prosegue allora Monti, "dall'inizio del mio governo a oggi ho visto nel Parlamento italiano in generale e persino in quei due gruppi che avevano come punto riferimento più alto la Germania e chi governa la Germania, bollire e ribollire un tasso di insofferenza verso la Germania e il governo tedesco nel giro di quattro mesi, cinque mesi, sei mesi...". Un fattore da tenere in considerazione, tutto sommato spiegato con le critiche esplicitate subito dopo alle sparate della Csu. Poi torna lo sguardo preoccupato alle Camere italiane, quando il Professore osserva che "io e miei ministri ci siano fatti un punto di impegno che ogni volta che parliamo di vincoli europei maidiciamo che dobbiamo fare sacrifici perchè l'Europa ce li chiede, perchè questa è la cosa peggiore che un politico possa fare, perchè consapevolmente distrugge la fiducia verso il disegno europeo", ma "malgrado questo abbiamo un Parlamento - ripete - che ribolle di sentimenti non anti singolo un paese o governante ma potete been immaginare...".
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