giovedì 30 marzo 2017
La legge è stata approvata dopo una campagna promossa dalla Chiesa contro l'inquinamento delle falde acquifere
Le proteste prima dell'approvazione della legge a San Salvador

Le proteste prima dell'approvazione della legge a San Salvador

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Il Parlamento di El Salvador ha votato all’unanimità il bando di tutte le attività minerarie per l’estrazione di metalli, per evitare l’inquinamento delle risorse idriche. Il bando arriva al termine di un decennio di proteste nel paese per le numerose miniere inquinanti. Si calcola che più del 90% delle acque di superficie nel Salvador sia inquinato da sostanze tossiche e rifiuti.
Lo Stato centroamericano, il più densamente popolato dell’America Latina, gode di piogge abbondanti, ma ha gravi problemi di rifornimento idrico. Il bando alle miniere metallifere secondo i sondaggi è sostenuto dalla grande maggioranza degli abitanti del Paese, oltre che dalla Chiesa cattolica e da gruppi della società civile. I vescovi in questi anni si sono battuti a favore della regolamentazione dell’attività estrattiva e in difesa dell’ambiente: progressivamente sono infatti aumentati anche i casi di malattia grave tra la popolazione. Il 9 marzo, l’arcivescovo di San Salvador, José Luis Escobar Alas, aveva consegnato al Parlamento 30mila firme per l’approvazione rapida della legge, il cui testo è stato elaborato dall’Università dei gesuiti (Uca).

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