Ripartono oggi le operazioni di
sgombero della parte sud della Giungla di Calais interrotte ieri
sera a causa degli scontri tra polizia, attivisti no-border e
migranti.
Durante la notte la polizia in tenuta antisommossa avrebbe sparato
gas lacrimogeni contro i migranti che lanciavano sassi contro le
squadre di demolitori.
Le autorità cercano di spostare i migranti in container di
spedizione situati in un'altra zona della Giungla, ma molti si
rifiutano, temendo di essere in questo modo costretti a chiedere
asilo in Francia e a dover rinunciare così al sogno di
stabilirsi nel Regno Unito.
Ieri sgombero sospeso per scontri. Fiamme, sassi e lacrimogeni. Il
primo giorno di sgombero della tendopoli di Calais, nel nord
della Francia, è degenerato negli scontri tra attivisti
no-border, migranti e circa duecento agenti di polizia
incaricati di presidiare le squadre di operai giunte sul posto
per smantellare le tende e le capanne. Alle 17
la situazione non era più sostenibile e, a causa delle violenze,
la Police Nationale ha deciso di sospendere le
operazioni. Ma non è bastato a placare gli spiriti visto che
scontri sporadici si protraevano in serata.
Quattro fermi e 5 agenti feriti. Secondo un primo
bilancio, quattro persone sono state fermate e cinque agenti
sono rimasti leggermente feriti. Lo sgombero progressivo della parte sud della
tendopoli, deciso giovedì scorso dal Tar di Lille, era cominciato ieri mattina intorno alle 8.30. Il governo Hollande aveva da subito garantito il carattere
"umanitario" e "progressivo" dello sgombero. Secondo le associazioni, sono oltre 3.400 i disperati che devono lasciare la zona meridionale della 'Junglè, circa un migliaio secondo la prefettura.
Incendi appiccati dagli attivisti. In un primo tempo, l'atmosfera era relativamente calma ma gli
incendi appiccati in una ventina di baracche hanno contribuito a
risvegliare le tensioni. Secondo fonti di polizia, ad accendere
il fuoco, sarebbero stati gli stessi attivisti no-border con il
preciso scopo di mandare a monte l'evacuazione. Nel cielo
azzurro di Calais la densa coltre di fumo sprigionata dalle
baracche in fiamme della Giungla era visibile per tutto il pomeriggio.