mercoledì 8 marzo 2017
La bimba di 16 mesi è stata colpita da un virus fulminante che l'ha paralizzata. I medici volevano interrompere l'alimentazione e la respirazione artificiale, ma i genitori della piccola si oppongono
Una manifestazione a Marsiglia in favore della piccola Marwa (Ansa)

Una manifestazione a Marsiglia in favore della piccola Marwa (Ansa)

COMMENTA E CONDIVIDI

La piccola Marwa deve vivere. L’Ospedale La Timone di Marsiglia non può interrompere l’alimentazione e la respirazione artificiali prodigate dallo scorso settembre alla bimba francese di 16 mesi, rimasta paralizzata a causa di un virus fulminante.

L’attesissimo verdetto del Consiglio di Stato, massimo foro amministrativo transalpino, è stato accolto con immensa gioia dai genitori della piccola, che hanno vinto la propria straziante battaglia contro le autorità ospedaliere. Ma è un sollievo ampiamente condiviso da un intero Paese, che si è profondamente immedesimato nel dramma della famiglia Bouchenafa, residente a Nizza.

La petizione «Mai senza Marwa» ha già raccolto quasi 300 mila firme. Il Consiglio di Stato ha confermato il verdetto pronunciato il mese scorso in primo grado dal Tribunale amministrativo di Marsiglia, per il quale non esistono gli estremi per considerare le cure a Marwa come una forma di «ostinazione irragionevole». Ha dunque sbagliato il collegio medico che riteneva di poter applicare la norme nazionali sul fine vita.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: