sabato 10 novembre 2012
​Un mese fa un gruppo di talebani in Pakistan ha tentato di uccidere Malala Yousafzai, la quindicenne che con il suo blog è diventata uno dei simboli delle giovani donne che in tutto il mondo lottano per i propri diritti.
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Un mese fa un gruppo di talebani in Pakistan ha tentato di uccidere Malala Yousafzai, la quindicenne che con il suo blog sul sito della BBC è diventata uno dei simboli delle giovani donne che in tutto il mondo lottano per i propri diritti. Oggi in tutto il mondo si celebra il 'Malala Day', voluto dalle Nazioni Unite. E anche in Afghanistan, a Herat, è stato 'Malala Day', come riporta il blog sulla Stampa della Brigata alpina 'Taurinense', alla quale in questa fase è affidata la responsabilità delle operazioni del contingente italiano nell'area del Regional Command West della coalizione Isaf.I talebani che hanno sparato a Malala sono gli stessi uomini - scrive sul blog il tenente Andrea Fogari, 1^ reggimento artiglieria da montagna della Taurinense - che qualche anno prima nella valle di Swat, dopo aver vietato alle ragazze di andare a scuola, distrussero 150 edifici scolastici per chiarire meglio il concetto. Poco dopo la valle fu ripulita dalle forze di sicurezza pakistane e Malala tornò a scuola insieme alle sue amiche, almeno fino a un mese fa. Ma se nella regione c'è chi distrugge le scuole, c'è anche chi ne ha costruite ben ottantuno: il contingente italiano, che in dieci anni tante ne ha costruite solo nella regione di Herat. Fino a una decina di anni fa anche qui le ragazze non potevano andare a scuola e l'istruzione era un miraggio per molti, maschietti inclusi. Ora le cose stanno cambiando. Il numero di iscritti (e iscritte) a scuola è triplicato negli ultimi dieci anni. L'università di Herat è insieme a quella di Kabul la più importante dell'Afghanistan, con circa undicimila studenti, di cui quasi la metà sono ragazze.
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