mercoledì 15 giugno 2022
Si tratta di 18.000 tonnellate sbarcate nel porto di La Coruña
Il cargo finlandese Alppila attraccato nel porto spagnolo di La Coruña con ilc arico di mais dall'Ucraina

Il cargo finlandese Alppila attraccato nel porto spagnolo di La Coruña con ilc arico di mais dall'Ucraina - Ansa

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Dopo un periplo di centinaia di miglia via terra e via mare, per aggirare il blocco navale russo nel Mar Nero, è arrivato nel porto spagnolo de La Coruña il primo carico di 18.000 tonnellate di mais, proveniente dall’Ucraina. Trasportato su camion fino al porto polacco di Swinoujscie, caricato a bordo della nave Alppila, ha fatto tappa in Germana, a Brunsbüttel, per poi procedere verso il porto galiziano. Un comunicato dell’Autorità portuale locale conferma che La Coruña è stata «la prima città della costa settentrionale iberica a ricevere cereale ucraino, attraverso la nuova rotta baltica alternativa a quella del Mar Nero».

Sebbene la quantità sia simbolica, l’arrivo del cereale ucraino, destinato a uso animale per le fabbriche di mangimi, è fondamentale per ridurre i costi schizzati alle stelle dall’inizio del conflitto. A La Coruña è approdata anche un’altra nave con 48.000 tonnellate di grano provenienti dal Brasile. Secondo l’Autorità del porto, è la prima operazione che coinvolge il Brasile, dopo il via libera della Ue all’apertura di rotte con l’America Latina, per trovare vie d’uscita ai 25 milioni di tonnellate di grano, mais e girasole bloccati nei depositi dell’Ucraina, uno dei maggiori fornitori mondiali. Ed evitare una delle peggiori crisi alimentari globali.

Con la Ue, Kiev cerca rotte alternative, ma le difficoltà logistiche limitano la quantità che realmente può trasferire all’estero. E mentre il Cremlino – citato dalla Tass – afferma che l’Ucraina non ha ancora dato indicazioni di dettagli sull’export, il rischio di una catastrofe alimentare è stato fra i temi affrontati a Gerusalemme dal premier Mario Draghi con l’omologo israeliano, Naftali Bennett. «Dobbiamo operare con la massima urgenza dei corridoi sicuri per il trasporto del grano ucraino, tra poche settimane il nuovo raccolto sarà pronto e a questo punto potrebbe essere impossibile conservarlo», ha ammonito Draghi.

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