sabato 21 luglio 2018
Lo ha rivelato il padre del 34enne arrestato per il ferimento di dieci passeggeri a Lubecca. Ignoto il movente, ma per ora non ci sarebbero elementi che provino un'azione terroristica
La polizia sul luogo dell'attacco ai passeggeri del bus a Lubecca (Ansa)

La polizia sul luogo dell'attacco ai passeggeri del bus a Lubecca (Ansa)

COMMENTA E CONDIVIDI

L’uomo di 34 anni, tedesco di origini iraniane, che venerdì ha seminato il terrore accoltellando dieci passeggeri di un autobus a Lubecca «soffre di disturbi mentali». Lo ha detto il padre dell’assalitore rilasciando un’intervista ai media tedeschi. L’uomo è stato arrestato l’altro ieri «ma si rifiuta di parlare con gli inquirenti», ha spiegato il procuratore, Ulla Hingst, precisando che il movente dell’attacco «è ancora ignoto». Due delle persone ferite sono gravi, una di loro, una olandese di 21 anni, è stata operata nella notte. Sia la polizia che l’ufficio del procuratore hanno sottolineato che nella storia personale dell’aggressore non ci sono segni che indicano una radicalizzazione in un contesto terroristico.
La Procura accusa l’aggressore, di origine iraniana e residente a Lubecca, dove ha acquisito la nazionalità tedesca anni fa, di aver cercato di provocare un incendio e causare gravi lesioni a diversi passeggeri. Sull’autobus, che si stava dirigendo verso la vicina città di Travemünde, c’erano circa 70 passeggeri. L’autista si è fermato e ha rapidamente aperto le porte per consentire la fuga ai passeggeri.
L’aggressore è stato fermato da un gruppo di persone e poco dopo è stato arrestato dalla polizia.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: