mercoledì 30 marzo 2016
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PARIGI N uovi filmati choccanti di macellazione di ovini e bovini con metodi crudeli e illegali hanno suscitato un’accesa indignazione in Francia, Paese di vasti allevamenti e la cui cucina tradizionale insiste molto sulle carni. Si tratta ormai di un tema politico di primo piano, tanto che la settimana scorsa è stata creata una Commissione d’inchiesta parlamentare specifica, nella scia di altri video girati con telecamere spia e diffusi nei mesi scorsi dalle as- sociazioni animaliste. Questa volta, è in causa un mattatoio di Mauleon-Licharre, piccolo comune pirenaico nei pressi del capoluogo Pau. Fra le scene filmate, stordimenti sommari di agnelli e maltrattamenti indicibili nei confronti degli animali. Il ministro socialista dell’Agricoltura, Stephane Le Foll, ha espresso la «sua indignazione di fronte a pratiche intollerabili», reclamando l’immediata sospensione delle attività nel mattatoio e annunciando un ciclo senza precedenti di ispezioni in tutte le strutture simili. Una norma europea del 2009 sulla macellazione, vieta d’infliggere «qualsiasi dolore, patimento, sofferenza evitabili». Il mattatoio incriminato vantava solide garanzie di qualità: dimensioni medie e non industriali, fornitori soprattutto fra gli allevatori locali, un fitto ventaglio di certificazioni e un portafoglio prestigioso di clienti, compresi celebri ristoranti parigini. Dopo aver visto i filmati della vergogna, il direttore della struttura si è detto «distrutto», promettendo sanzioni interne. Daniele Zappalà © RIPRODUZIONE RISERVATA Immagini-choc
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