giovedì 7 gennaio 2016
​L'attentato è avvenuto a Zlitan, non lontano da Misurata. Le vittime sarebbero almeno 74, più di cento i feriti. Un secondo attacco kamikaze a un terminal petrolifero ha provocato 3 morti.
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Si allunga l'ombra cupa del Daesh sulla Libia divisa e in balia della violenza. I jihadisti che occupano il Nord di Iraq e Siria hanno rivendicato la strage compiuta stamani in un centro addestramento reclute nei pressi di Misurata, non lontano da Tripoli. E nel pomeriggio un'autobomba è esplosa nei pressi di un checkpoint a Ras Lanuf, in Libia, il terminal petrolifero al centro dei violenti scontri armati tra i miliziani dell'Isis e i filo-governativi. Il bilancio si precisa è di due soldati e un civile uccisi. La strage di Misurata. Attorno alle 8 del mattino, ora locale, un camion imbottito di esplosivo e guidato da un kamikaze si è schiantato nel cortile del centro addestramento della polizia di Zlitan, città costiera nell'ovest del Paese, a circa 35 chilometri da Misurata. Fonti locali parlano di almeno 74 morti e oltre 100 feriti. Al momento della deflagrazione numerose reclute si affollavano davanti all'ingresso del centro per la cerimonia di consegna dei diplomi. Nella struttura, che fa capo al ministero dell'Interno di Tripoli, si stavano addestrando in questi giorni 400 reclute della guardia costiera. La rivendicazione. Il Daesh ha rivendicato l'attacco kamikaze. Sull'agenzia Amaq, uno dei media ufficiali dei jihadisti che occupano il nord di Iraq e Siria, si afferma che l'attentato è stato messo a segno "da uno dei nostri eroi a Zliten". L'appello. Il portavoce dell'ospedale di Zliten ha lanciato un appello per una raccolta di sangue, mentre è stata smentita la notizia di un'esplosione avvenuta in un secondo punto della città.L'intesa inapplicata. L'attentato arriva a poche settimane dall'accordo siglato in Marocco tra i contrapposti governi di Tripoli (islamico) e di Tobruk (laico, riconosciuto a livello internazionale) per formare a breve un governo di unità nazionale. IL PUNTO - Libia, firmato l'accordo di unità nazionale (17/12/2015)L'intesa, sostenuta dall'Onu e mediata dall'inviato Onu per la Libia Martin Kobler, non ha avuto finora alcuna applicazione. "Condanno nei termini più forti possibili l'attacco kamikaze a Zlitan, esorto tutti i libici a unirsi urgentemente nella lotta al terrorismo", scrive oggi Kobler su Twitter.

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