lunedì 11 aprile 2011
La Nato ha reagito con freddezza al cessate-il-fuoco proposto per la Libia, affermando che Gheddafi è venuto meno ripetutamente alle tregue. ;Anche i ribelli libici hanno respinto la proposta di pace dell'Unione africana, perché non contiene una condizione per loro essenziale, e cioè l'abbandono del potere da parte di Gheddafi e della sua famiglia.
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La Nato ha reagito con freddezza oggi al cessate-il-fuoco proposto per la Libia, affermando che Muammar Gheddafi è venuto meno ripetutamente alle tregue e che dunque l'Alleanza continuerà a colpire le sue forze finché continueranno a colpire civili. Anche i ribelli libici hanno respinto la proposta di pace dell'Unione africana, perché non contiene una condizione per loro essenziale, e cioè l'abbandono del potere da parte di Gheddafi e della sua famiglia."L'iniziativa dell'Unione africana non comprende l'abbandono della scena politica libica da parte di Gheddafi e dei suoi figli, e inoltre è superata", ha detto il capo del Consiglio nazionale di transizione, Mustafa Abdel Jalil, durante una conferenza stampa a Bengasi, aggiungendo che l'organismo dell'opposizione ha chiesto sin dal primo giorno che Gheddafi lasci il potere. Domani, intanto, i ministri della Difesa di Italia, Gran Bretagna e Francia si riuniranno in serata a Roma per discutere di come intensificare la pressione militare su Gheddafi.Il presidente sudafricano Jacob Zuma, capo della missione di pace della Ua, ha invitato la Nato a sospendere gli attacchi aerei contro obiettivi del governo libico per dare "una possibilità" alla tregua, dopo che Gheddafi ha detto di accettare la "road map" per porre fine al conflitto in Libia. Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha detto, nel corso di un'informativa a Bruxelles, che il governo di Gheddafi ha annunciato già in passato cessate il fuoco, "ma non ha rispettato le promesse".Un comunicato della Nato dice che le forze governative hanno bombardato Misurata, nell'ovest della Libia, per oltre 30 minuti oggi, "nonostante il governo Gheddafi parli di cessate il fuoco". Rasmussen ha affermato di aver preso nota della proposta dell'Unione africana ma ha poi detto: "Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta formale sull'applicazione di eventuali cessate il fuoco". Una tregua, ha detto il segretario dell'Alleanza, richiederebbe un efficace sistema di monitoraggio. "Un eventuale cessate il fuoco deve essere credibile e verificabile.... ci deve essere una fine completa della violenza e una completa fine di tutti gli attacchi e gli abusi sui civili".La Nato ha aumentato nel fine settimana il numero di attacchi contro le forze di Gheddafi dopo che i ribelli hanno accusato l'Alleanza di agire troppo lentamente. Le forze dell'Alleanza hanno condotto 154 uscite in Libia ieri, 70 delle quali di attacco. Rasmussen ha detto che le 300 uscite da sabato scorso hanno portato alla distruzione di 49 carri armati, nove blindati per il trasporto truppe, tre postazioni anti-aereo e quattro grandi bunker di munizioni. La gran parte degli attacchi erano concentrati tra Misurata e Ajdabiyah.VERTICE A ROMA DOMANII ministri della Difesa di Italia, Gran Bretagna e Francia si incontreranno domani per discutere di come aumentare la pressione militare sul leader libico Muammar Gheddafi, ha detto oggi il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini. Italia, Francia e Gran Bretagna partecipano alle operazioni di no-fly zone in Libia, anche se gli aerei italiani non sparano né bombardano. Quando gli è stato chiesto se l'Italia potrebbe valutare di partecipare alle operazioni di combattimento, Frattini ha risposto: "Ne stiamo parlando, nel governo". Il capo della Farnesina ha detto che il ministro della Difesa Ignazio La Russa ospiterà domani sera per una cena di lavoro il suo omologo francese e quello britannico."I tre discuteranno di come rendere più efficace la pressione militare", ha detto Frattini durante una conferenza stampa dopo colloqui col segretario agli Esteri britannico William Hague.
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