giovedì 16 aprile 2015
​Trecento centroamericani cammineranno per altri 720 km nonostante tutto. Con loro  padre Alejandro Solalinde. �Arriveremo fino alla Basilica di Guadalupe e pregheremo per i troppi uomini e donne che fuggono dalla violenza e dalla miseria" (Lucia Capuzzi)
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Camminano. Lenti e determinati. Mancano ancora 720 chilometri alla meta. E� necessario risparmiare le forze per andare avanti, a piedi. I bus che avrebbero dovuto trasportarli si sono rifiutati all�ultimo momento. La polizia migratoria ha minacciato di arrestare i conducenti per favoreggiamento all�immigrazione irregolare. E, cos�, gli autisti hanno desistito. I 300 migranti centroamericani no. E nemmeno il sacerdote che li accompagna, padre Alejandro Solalinde. �Arriveremo fino alla Basilica di Guadalupe e pregheremo per i troppi uomini e donne che fuggono dalla violenza e dalla miseria di El Salvador, Honduras e Guatemala. E che, nel viaggio attraverso il Messico verso gli Usa, diventano preda di narcos, agenti corrotti, burocrati senza scrupoli � ha detto l�intrepido padre Alejandro �-. I migranti vanno protetti non violentati nei loro diritti di esseri umani. Ed � proprio quello che il Messico sta facendo con il �piano frontiera sud��.

 Dall�estate, con il sostegno degli Usa, il governo messicano ha varato un programma per frenare l�esodo dei centroamericani verso l�El Dorado americano. Negli Stati meridionali di Chiapas, Oaxaca, Tabasco e Campeche, i controlli delle autorit� sono aumentati del 200 per cento. Risultato: i rimpatri sono passati da 80mila, nel 2013, a oltre 107mila, nel 2014. Sono, per�, cresciuti esponenzialmente anche gli abusi. Perch� i migranti continuano a passare, scegliendo per� dodici rotte isolate e ancora pi� pericolose. I cartelli della droga da anni sequestrano gli indocumentados per rivenderli nel mercato del sesso o degli organi o per reclutarli. Ora, i rapimenti sono diventati perfino pi� facili.

Il gruppo di difensori dei migranti e rifugiati (Codemire) � di cui fanno parte decine di sacerdoti e religiosi � ha, dunque, chiesto all�esecutivo di ritirare il piano. Dato il lungo silenzio, padre Alejandro ha organizzato una Via Crucis per sensibilizzare l�opinione pubblica sulle sofferenze che il sistema infligge ai migranti. La processione doveva partire la settimana scorsa. La polizia migratoria ha, per�, circondato il centro di accoglienza del sacerdote a Ixtepec, impedendo alla comitiva di partire. �Chiunque verr� trovato fuori dal rifugio senza documenti, verr� arrestato�, hanno detto. Mercoled�, per�, il gruppo si � rimesso in marcia, sfidando le autorit�. Protetti da cittadini che hanno fatto da scudo ai migranti, la Via Crucis � di nuovo in strada. Tre grandi Croci di legno guidano la folla, verso la meta. Il Santuario della Madonna di Guadalupe

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