sabato 2 aprile 2016
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«Nella sua lunga movimentata vita, Hans-Dietrich Genscher ha letteralmente scritto la storia, il suo posto nei libri di storia è assicurato ». Così il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha commemorato il suo predecessore, storico capo della diplomazia di Berlino, morto l’altra notte per un attacco cardiaco. Genscher aveva 89 anni, membro del Partito Liberale Democratico (Fdp). Politico carismatico e popo-lare, era stato ministro degli Interni tra il 1969 e il 1974 e poi, in modo quasi ininterrotto, ministro degli Esteri e vice cancelliere tra il 1974 e il 1992, anno in cui lasciò la carica e si ritirò dalla politica attiva. Si ricorda soprattutto il suo contributo come ministro degli Esteri con il cancelliere socialdemocratico Helmut Schmidt e successivamente con il democristiano Hemut Kohl. Con il cancelliere della Cdu svolse un ruolo di primo piano nei negoziati per la riunificazione della Germania. Storico è infatti l’intervento di Genscher in Ungheria nel 1989, quando da un balcone dell’ambasciata tedesca a Praga, annunciò agli ottomila rifugiati della Germania comunista accampati nel giardino dell’ambasciata che potevano ritornare nella Germania federale. «Sono venuto per annunciarvi la vostra partenza», iniziò a dire prima di essere interrotto da grida e applausi. Era il 30 settembre del 1989. Quaranta giorni dopo, il 9 novembre, sarebbe caduto il muro di Berlino. Anche il cancelliere Angela Merkel ha espresso il suo cordoglio per la morte di Genscher. «Con lui la Germania perde uno statista stimato a livello mondiale, e io personalmente un consigliere molto apprezzato», ha sottolineato in una nota: «Io mi inchino con sommo rispetto davanti alla vita di questo grande patriota liberale ed europeo, e sono grata personalmente per tutti i colloqui e gli incontri nei quali, fino agli ultimi anni, ho potuto attingere alla sua esperienza del mondo, e alla sua saggezza di vita». Merkel ha inoltre ricordato nella nota che «l’opera della vita di Genscher fu rivolta verso due obiettivi: il processo di distensione in Europa e la riunificazione tedesca». © RIPRODUZIONE RISERVATA Hans-Dietrich Genscher (Ansa/Ap)
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