sabato 14 maggio 2016
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NEW YORK Vernon Madison, condannato a morte per l’uccisione di un agente di polizia nel 1985, non è mentalmente capace di affrontare il boia e, pertanto, il suo appuntamento con l’iniezione letale è stato cancellato. La legge Usa vieta l’uccisione legale di individui non in grado di comprendere la sentenza e l’afroamericano di 65 anni – da 31 anni nel braccio della morte dell’Alabama – soffrirebbe di demenza. Decisione bocciata dalla magistratura dello Stato del Sud ma che, all’ultimo istante, la Corte d’appello ha deciso di esaminare, mettendo quindi un fermo all’esecuzione. Uno sviluppo che ha spinto il procuratore generale dell’Alabama a far ricorso al massimo organo giudiziale del Paese e che ha mostrato appieno la posizione della Corte Suprema. Gli otto giudici si sono spaccati a metà sulla decisione, sottolineando l’importanza da parte del Congresso di ratificare la nomina del giudice Merrick Garland al seggio del conservatore Antonin Scalia, morto lo scorso febbraio. ( L.B.L. ) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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