giovedì 1 luglio 2021
Pechino non ha fatto registrare alcun caso negli ultimi quattro anni. Ricerca positiva su una nuova strategia vaccinale
La Cina ha sconfitto la malaria: il futuro sono le zanzare «Gm»

Ansa

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Mentre su Nature Communications viene pubblicato un nuovo studio sul controllo genetico delle zanzare vettrici della malaria – e mentre proseguono in Africa i test su almeno due vaccini promettenti –, la Cina è stata dichiarata ieri dall’Oms «malaria free», libera da una patologia che 70 anni fa faceva registrare nel gigante asiatico 30 milioni di casi ogni anno.

«Una grande impresa», l’ha definita l’Oms annunciando il traguardo raggiunto dalla Cina, quarantesimo Paese a ottenere la dichiarazione dell’organizzazione dopo quattro anni senza alcun caso: negli ultimi due anni ci erano riusciti il Salvador, l’Algeria e l’Argentina. «Un futuro senza malaria è un obiettivo praticabile», ha sottolineato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

La malaria uccide 400mila persone all’anno, il 95% delle quali in Africa e per due terzi bambini. Provocata dal parassita Plasmodium falciparum, la malaria si trasmette attraverso la puntura di zanzare infette. Il mix di zanzariere, insetticidi, farmaci e candidati vaccini ha solo limitato i danni. Uno studio ora pubblicato su Nature Communications mostra l’efficacia di una strategia vaccinale che si basa sull’inoculazione di un parassita indebolito e sul trattamento con un farmaco, oltre che sulla modificazione genetica delle zanzare. I ricercatori hanno inoculato una dose di vaccino Sanaria al gruppo di volontari, a cui è stata poi somministrata una dose di pirimetamina o clorochina. Dosi più elevate di vaccino sono state associate a livelli crescenti di efficacia, che ha raggiunto l’87,5%. La combinazione di farmaci è stata ben tollerata e una protezione adeguata è stata riscontrata fino a tre mesi di distanza.

Nuove speranze, dunque, mentre prosegue il programma pilota in Malawi, Kenya e Ghana con il primo vaccino antimalarico, il Mosquirix prodotto da Glaxo-SmithKline. Un altro vaccino, sviluppato dall’università di Oxford, ha dimostrato in un test su 450 bimbi in Burkina Faso un’efficacia del 77%.

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