venerdì 6 gennaio 2017
La App del quotidiano scompare dagli «store»: viola le regole di Pechino. Per molti è però un «piacere» fatto alla censura di Stato
La Apple ha oscurato il «New York Times»
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La App del New York Times scompare dagli schermi della Apple, in Cina. Il popolare quotidiano, che ha anche una versione in cinese, non si potrà più trovare sugli Apple Store nel gigante asiatico: la rimozione di entrambe le versioni della App del quotidiano della Grande Mela risale al 23 dicembre scorso, anche se solo nelle ultime ore lo stesso New York Times ha pubblicato la notizia, spiegando, attraverso un portavoce, che la decisione dell’azienda di Cupertino sarebbe stata presa perché la App viola alcune leggi locali, anche se non sono stati forniti ulteriori dettagli. Il New York Times è nel mirino della censura cinese dal 2012, quando un’inchiesta pubblicata sul quotidiano newyorchese aveva svelato le fortune della famiglia dell’allora primo ministro, Wen Jiabao: un reportage che aveva fatto il giro del mondo e irritato i vertici di Pechino. Da allora il sito web giornale è stato più volte soggetto all’oscuramento dal Web in Cina.

Al momento dell’oscuramento dall’Apple Store cinese, il giornale stava lavorando a diversi articoli relativi al governo cinese, scrive lo stesso New York Times: la decisione di rimuovere la App «è parte di un tentativo più ampio di prevenire l’accesso ai lettori in Cina a notizie indipendenti», ha commentato la testata. La rimozione della App, aggiunge il New York Times, non dovrebbe avere conseguenze per coloro che l’hanno già installata, anche se dovranno accedervi passando da server collocati in altri Paesi, come accade in diversi casi di siti e App bloccate sul web cinese.

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