giovedì 8 gennaio 2009
Quattro katiuscia colpiscono il nord del Paese. L'artiglieria israeliana risponde immediatamente e spara sul Libano. Si lavora al piano franco-egiziano ma l'Onu è senza intesa.
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L'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite preposta agli aiuti ai palestinesi, ha annunciato oggi di sospendere le sue attività umanitarie nella Striscia di Gaza a causa del rischio costituito per il suo personale dalle operazioni militari israeliane sul territorio. Israele ha intensificato questa notte l'offensiva contro la Striscia di Gaza: decine di carri armati nel sud del territorio palestinese e raid aerei contro la città di Rafah. Cinque missili katiuscia sono stati lanciati su Israele dalla città di Dhayra in prossimità del confine col Libano. Immediatamente l'esercito israeliano ha risposto, lanciando missili in direzione del confine libanese. Raafat Murra, portavoce di Hamas in Libano, citato da fonti di stampa, ha negato ogni coinvolgimento del suo gruppo con il lancio di razzi dal Libano verso Israele. «Hamas - ha affermato - compie le sue operazioni militari solo nella Striscia di Gaza».L'esercito libanese comunque ha preso provvedimenti per rafforzare la sicurezza e «portare la situazione sotto controllo». «Dopo il lancio di razzi da parte elementi non identificati, unità dell'esercito libanese in cooperazione con le forze dell'Unifil hanno preso le necessarie misure per portare la  situazione sotto controllo e impedire ogni strumentalizzazione e porre in pericolo la sicurezza del Paese», ha reso noto l'esercito in un comunicato diffuso dall'agenzia ufficiale Nina.    La diplomazia. Il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha dato il 'via libera' ad un allargamento dell'offensiva contro Hamas a Gaza. Lo ha riferito una fonte militare all'agenzia France Press. "Hanno approvato il proseguimento dell'operazione di terra", ha reso noto la fonte, "che comprende una terza fase di allargamento e la spinta più profonda dentro le aree popolate". "(Il governo) lascia comunque alla difesa (il compito) di stabilire se applicare la decisione". Il piano egiziano. L'annuncio del governo israeliano va di pari passo con la decisione di non chiudere la porta alla diplomazia. A tenere banco la proposta dell'Egitto per un cessate il fuoco.Israele ha detto oggi che sono ancora in corso colloqui con l'Egitto sulla proposta nonostante l'annuncio del presidente francese Nicolas Sarkozy che il piano era stato accettato dallo Stato ebraico. Anche una fonte di Hamas nella Striscia di Gaza ha detto che la proposta egiziana è «ancora in discussione».Fonti politiche a Gerusalemme hanno detto oggi che è prematuro parlare di un assenso di Israele al piano del presidente egiziano Hosni Mubarak per una soluzione della crisi a Gaza.L'iniziativa egiziana, hanno detto queste fonti alla radio pubblica, è importante perchè il presidente Hosni Mubarak ha compiuto ieri un passo importante accettando di vedere in quali modi sia possibile arrestare il contrabbando di armi a Gaza. Israele, hanno continuato le fonti, non negozierà con Hamas ma solo con l'Egitto, la Francia e gli Stati Uniti e non ci sarà alcun accordo con Hamas e quest'ultimo non riceverà alcun premio. dal canto suo Javier Solana, portavoce della politica estera dell'Unione europea, ha detto al telefono da Tel Aviv che l'Ue è pronta ad aiutare l'Egitto a prevenire il traffico di armi lungo il confine con la Striscia di Gaza. "Oggi abbiamo la volontà, abbiamo la tecnologia, abbiamo i mezzi... per prevenire il contrabbando di armi", ha detto Solana, sminuendo la necessità di un contingente straniero.L'arrivo di due inviati del premier israeliano in Egitto, Amos Gilad e Shlomo Turjeman, significa solo - secondo le già citate fonti israeliane - l'apertura di un processo di verifica del piano egiziano e solo alla sua conclusione sarà possibile per Israele prendere una decisione.La tregua di 3 ore. Intanto centinaia di palestinesi si sono avventurati oggi nelle strade di Gaza city durante tre ore di tregua, dalle 12 alle 15, primo passo verso un cessate-il-fuoco mediato dall'Egitto in discussione con Israele e Hamas. "Cibo e latte - cos'altro possiamo sperare in tre ore", ha detto Ahmed Abu Kamel, padre di sei figli che vive vicino a Gaza city. "Vogliamo che finisca".La violenza è ripresa poco dopo lo scadere del cessate-il-fuoco, e i palestinesi sono tornati alla precaria sicurezza delle loro case dopo aver fatto scorta di cibo e visitato parenti e amici.Israele aveva detto che avrebbe cessato gli attacchi sulla striscia di Gaza per tre ore per facilitare il flusso di aiuti al milione e mezzo di abitanti del territorio occupato da Hamas.Il bilancio dei combattimenti. Almeno 12 palestinesi sono stati uccisi in nuovi combattimenti, secondo fonti mediche. Almeno 15 razzi di Hamas hanno colpito l'Israele meridionale, senza causare vittime.È intanto salito a 650 morti il bilancio delle vittime palestinesi. Israele dice di aver ucciso decine di militanti questa settimana nell'offensiva iniziata il 27 dicembre con l'intento dichiarato di far cessare i lanci di razzi di Hamas.Secondo stime Onu, più di un quarto dei palestinesi morti sono civili. Un gruppo per i diritti umani palestinesi parla del 40%. Sette soldati israeliani e tre civili sono stati uccisi. Le Nazioni Unite hanno chiesto un'indagine sul bombardamento della scuola Onu nel campo profughi di Jabaliya ieri. Israele ha detto che i militanti di Hamas alla scuola hanno lanciato razzi. L'Onu ha detto che non c'erano cecchini. Un consigliere del presidente palestinese Mahmoud Abbas, acerrimo nemico di Hamas, ha ordinato ai suoi funzionari di accertare se portare Israele davanti a un tribunale internazionale.
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