lunedì 29 agosto 2016
​La folla ha bloccato tre bus diretti a un monastero ortodosso. Scontri con la polizia intervenuta per garantire il passaggio. Feriti e arresti. Ed è battaglia anche per il prossimo segretario generale dell'Onu.
Kosovo, albanesi contro pellegrini serbi
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La pacificazione, etnica e religiosa, in Kosovo è ancora lontana. Duri scontri sono avvenuti ieri in Kosovo fra polizia e abitanti di etnia albanese intenzionati a impedire a un gruppo di serbi di recarsi a un monastero ortodosso per assistere a un servizio religioso. Gli incidenti, riferiscono i media serbi, si sono registrati nella località di Musutiste, presso Suva Reka, nel sud del Kosovo, dove gli albanesi locali hanno bloccato la strada impedendo il passaggio di tre autobus con a bordo circa 150 serbi, costretti a cambiare programma e a visitare un altro monastero. Negli scontri con i manifestanti, che hanno lanciato pietre e bottiglie contro gli agenti, la polizia ha fatto uso di manganelli e gas lacrimogeni. Vi sono stati numerosi feriti da ambo le parti e decine di dimostranti sono stati arrestati. Intanto è anche scontro per l'Onu. Diverse organizzazioni femminili in Kosovo, tutte formate da donne di etnia albanese, si stanno mobilitando contro l'eventuale elezione del serbo Vuk Jeremic a nuovo segretario generale dell'Onu. Una manifestazione in questo senso è stata convocata per il 3 settembre prossimo a Pristina, e ad essa hanno aderito anche le Madri di Srebrenica. Jeremic, ex ministro degli esteri serbo che è stato alcuni anni fa presidente dell'Assemblea generale dell'Onu, viene definito dalle donne del Kosovo "il più acerrimo nemico degli albanesi". "Se dovesse ottenere il numero necessario di voti all'elezione (a segretario generale) il Kosovo non diventerà mai membro delle Nazioni Unite", hanno detto le organizzazioni femminili a Pristina.La Serbia, che non riconosce l'indipendenza proclamata dal Kosovo il 17 febbraio 2008, si oppone strenuamente all'adesione di Pristina alle Nazioni Unite e a tutte le altre organizzazioni internazionali. Vuk Jeremic è tra i candidati alla successione a Ban ki-moon, il cui mandato alla guida dell'Onu scade a fine anno.
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