mercoledì 16 marzo 2022
Un missile ha colpito il complesso abitativo nel quartiere universitario. Salve le sei persone che si rifugiavano nei locali della comunità
L'edificio colpito a Kiev nel quale si trova anche la Sede della "Casa dei giovani per la Pace" della Comunità di Sant'Egidio

L'edificio colpito a Kiev nel quale si trova anche la Sede della "Casa dei giovani per la Pace" della Comunità di Sant'Egidio

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Quando il missile ha colpito il complesso urbanistico che ospita la Casa dei giovani per la Pace, a Kiev molti si sono domandati come farà adesso il Cremlino a sostenere che non stia colpendo intenzionalmente i civili inermi. Il razzo scagliato contro il quartiere universitario ha devastato anche i locali della Comunità di Sant’Egidio.
“Nella sede - ha spiegato una volontaria - si rifugiavano sei persone: due ragazzi, un’amica dall’istituto e una famiglia della scuola della pace con la bambina di 9 anni. Grazie a Dio, nessuno è ferito”.
La Comunità svolge attività di assistenza agli indigenti nel centro della città - con la distribuzione di centinaia di pasti più volte alla settimana - e nei pressi della Casa dei giovani per la Pace. Grazie al lavoro di incontro e studio da anni andavano avanti progetti di inclusione, momenti di dialogo e confronto, improntati alla costruzione di relazioni solide tra comunità religiose, ambienti di studio, mondo del volontariato. Ucraini o russi, non ha mai fatto differenza. Cattolici e ortodossi, islamici e non credenti. Un luogo nel quale la costruzione della pace è sempre stato prima di tutto un’idea di futuro insieme.
Uno degli animatori commenta con un detto ortodosso a cui i russi sono molto affezionati: “Dio sta vedendo tutte le cose”.

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