mercoledì 14 ottobre 2015
​Schierato l'esercito nelle città, dopo la serie di attacchi palestinesi. Blindati quartieri di Gerusalemme Est. I corpi degli attentatori non saranno restituiti alle famiglie.
La Caritas di Gerusalemme: così aumentaranno solo rabbia e frustrazione
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Le forze di sicurezza israeliane hanno sventato un attacco con il coltello alla Porta di Damasco a Gerusalemme, uccidendo l'aggressore.Secondo quanto riferisce il Jerusalem Post, l'uomo si è lanciato verso una guardia di sicurezza che stava scortando una famiglia alla porta della Città Vecchia ma è stato fermato dagli agenti che lo hanno ucciso.L'esercito israeliano ha ricevuto l'ordine di inviare sei compagnie di soldati nelle maggiori città di Israele per accrescere il senso di sicurezza nel Paese dopo la serie di attentati dei giorni scorsi. Lo riferisce la radio militare.In questa fase si tratta di soldati della polizia militare, che agiranno fianco a fianco con gli agenti della polizia e della guardia di frontiera.La scorsa notte è stato inoltre deciso dal Consiglio di difesa del governo israeliano di chiudere di volta in volta interi rioni palestinesi di Gerusalemme est, "secondo le necessità ". Un portavoce della polizia ha spiegato oggi che i checkpoint sono stati allestiti "alle uscite dei villaggi palestinesi e dei quartieri di Gerusalemme est" da dove proveniva gran parte degli autori degli attacchi. La ministra della giustizia Ayelet Shaqed ha aggiunto che le case di attentatori saranno demolite e i loro beni saranno sequestrati.Inoltre è stato approvato l'immediato reclutamento di 300 guardie civili addette alla protezione nei trasporti pubblici. Il Consiglio di difesa sarà convocato oggi per mettere a punto misure punitive nei confronti del Movimento islamico in Israele, ritenuto uno dei fomentatori dei recenti attacchi. Nel contesto di misure di emergenza messe a punto per arginare le violenze palestinesi, il governo israeliano ha stabilito che, a partire da adesso, non consegnerà più ai familiari i corpi degli aggressori palestinesi che vengono uccisi dalle forze di sicurezza, per evitare che i funerali si trasformino in manifestazioni occasioni di violenze. Si tratta di una delle misure approvate nella notte dal Gabinetto di sicurezza del governo.
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