lunedì 19 ottobre 2015
​Un profugo eritreo è stato massacrato dalla folla in una stazione poco dopo un attentato terroristico. Un video mostra la scena. La polizia apre un'inchiesta: no alla giustizia fai da te.
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È stato scambiato per un terrorista e poi ucciso a freddo quando era già a terra. È successo a un giovane eritreo, richiedente asilo in Israele. L'uomo si trovava nei pressi della stazione di autobus di Beersheva, teatro poco prima di un'aggressione mortale, quando è stato inseguito e circondato da un gruppo di uomini, fra i quali un un agente, che lo hanno scambiato per un terrorista. Un video, citato dal quotidiano israeliano Haaretz, mostra una colluttazione, l'immigrato a terra colpito, poi alcune persone che intervengono in sua difesa, infine lo sparo che risulta poi essere mortale seppure non fosse in ogni caso in grado di nuocere. Il giovane si chiamava Haftom Zarhum, 29 anni, veniva dall'Eritrea, e stava tornando a casa dopo aver ottenuto il visto a Beersheva. La polizia israeliana ha già aperto un'indagine per identificare gli autori di quello che appare essere stato il linciaggio dell'immigrato. Prima ferito da acuni militari per errore durante un intervento antiterrorismo alla stazione di Beersheba e poi picchiato dalla folla che lo aveva scambiato per un terrorista, infine, e, come detto colpito di nuovo da un colpo di arma da fuoco. Dalle immagini video si vede il giovane eritreo tentare di scappare dalla scena dell'attentato, prima di cadere a terra sotto i colpi della polizia ed essere picchiato ripetutamente alla testa dalla gente. Un fatto "molto grave", "non si deve lasciare che i cittadini si facciano giustizia da soli", ha sottolineato la polizia citata dal Times of Israel, esortando tutti ad "agire con moderazione e cautela ulteriore, lasciando che le forze dell'ordine compiano il loro dovere". Uno dei partecipanti al linciaggio si è giustificato ai microfoni della radio militare sostenendo che "in momenti di paura e sotto pressione si fanno cose di cui non si è coscienti". "Ho visto la gente circondarlo e ho capito da questo che era il terrorista": "se avessi saputo che non lo era lo avrei protetto", ha aggiunto, dicendosi "disgustato" per quanto è successo. Il clima è davvero sempre più incandescente e disumano. Nell'attacco terroristico, avvenuto prima di questo episodio, alla stazione di Beersheba un soldato israeliano è morto e altre 11 persone sono rimaste ferite, di cui sei sono ancora ricoverate in ospedale. L'aggressore è stato identificato come il 21enne beduino Muhanad Alukabi. Poco prima, nella stazione di bus della cittadina nel Sud di Israele, un palestinese armato di pistola e coltello aveva aggredito e ucciso un soldato israeliano, prima di essere a sua volta abbattuto. Nell'attacco sono rimaste ferite altre 11 persone, due delle quali sono in gravissime condizioni. Secondo la polizia l'identità del terrorista deve essere ancora accertata. Il soldato ucciso si chiamava Omri Levy ed era un sergente di 19 anni.
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