mercoledì 10 aprile 2019
Il premier uscente è a un passo dalla vittoria, dopo uno scrutinio che lo ha visto testa a testa con lo sfidante Gantz
Netanyahu con la moglie Sara esulta dopo la vittoria: sarà il premier israeliano più longevo, superando il primato di Ben Gurion (Ansa)

Netanyahu con la moglie Sara esulta dopo la vittoria: sarà il premier israeliano più longevo, superando il primato di Ben Gurion (Ansa)

COMMENTA E CONDIVIDI

È stato come si prevedeva un testa a testa ma alla fine la spunterà lui: Benjamin Netanyahu sarà per la quinta volta premier israeliano e nel corso dell'anno supererà Ben Gurion, che detiene il primato di primo ministro più longevo del Paese. Sul filo di lana e dopo che entrambi gli sfidanti si erano dichiarati vincitori, con il 99% dei voti scrutinati, il partito Likud di Netanyahu, è in vantaggio su Blu e Bianco con il 26,47% (più di 3,9 milioni di voti), mentre la formazione del rivale Benny Gantz si ferma al 26,11%. In base a questi risultati, sebbene i due partiti siano appaiati, la coalizione del primo ministro conquista 65 dei 120 seggi del Parlamento (Knesset). I votanti sono stati 4.016.310, paria circa il 67,9% degli aventi diritto.

Netanyahu: vittoria immensa

A scrutinio ancora in corso, Netanyahu ha rivendicato la vittoria presentandosi ai membri del suo partito e dei suoi sostenitori a Tel Aviv, accompagnato dalla moglie Sara. «È la notte di una vittoria immensa, che non si poteva nemmeno immaginare», ha scandito, ringraziando «il popolo di Israele» che «mi ha confermato la fiducia per la quinta volta». Netanyahu, 13 anni al potere tra il primo mandato del 1996-1999 e i successivi governi, guidati ininterrottamente dal 2009 ad oggi, è atteso da un'udienza (entro il 10 luglio) durante la quale il procuratore generale Avichai Mandelblit dovrebbe formalizzare l'incriminazione per tre casi di corruzione e frode.

Anche Gantz si era proclamato vincitore

Al termine di una campagna elettorale dura e senza esclusione di colpi e di una giornata di voto segnata da un tempo soleggiato e un'affluenza inferiore di circa 4 punti rispetto alle elezioni del 2015, gli israeliani sono andati a dormire confusi. I primi exit poll hanno confermato il testa a testa: entrambi i principali sfidanti, Gantz e Netanyahu, hanno rivendicato la vittoria: tutti con il fiato sospeso quindi, ricordando che nel 2015 gli exit poll furono smentiti dai risultati finali.

L'ex capo di Stato maggiore Gantz, alla guida del Blu e Bianco, è stato il primo a esultare: i primi exit poll gli attribuivano 37 seggi contro i 33-35 del Likud. «Il popolo d'Israele ha parlato. Grazie alle migliaia di attivisti e a oltre un milione di elettori, in queste elezioni, c'è un chiaro vincitore e un chiaro perdente. Bibi (Netanyahu) ha promesso 40 seggi e ha perso», ha affermato l'ex capo di Stato maggiore. Il premier gli ha risposto poco dopo, dichiarando »una chiara vittoria» del «blocco di destra guidato da lLikud». «Ringrazio i cittadini di Israele per la loro fiducia, inizierò a formare un governo di destra con i nostri partner naturali già stanotte».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: