venerdì 21 settembre 2012
​Giornata di preghiera nel mondo musulmano e, insieme, di protesta per il film anti-islam prodotto negli Usa e per le vignette caricaturali su Maometto, oggi ristampate in Francia. Lega araba, Unione africana, Ue e Conferenza islamica in una nota congiunta condannano le violenze. 
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Venerdì di preghiera nel mondo musulmano e, insieme, di protesta per il film anti-Islam prodotto negli Stati uniti e per le vignette caricaturali su Maometto pubblicate dalla rivista satirica francese, “Charlie Hebdo”.Le proteste più violente si sono registrate in Pakistan dove il governo ha proclamato un'improvvisata giornata festiva -"Il giorno dell'amore per il Profeta"- esortando a manifestare pacificamente. Ciononostante una folla di manifestanti ha invaso le strade di diverse città del Paese. Il bilancio delle proteste è tragico: 19 morti e oltre cento ferit.Le dimostrazioni più violente si sono registrate nella metropoli di Karachi dove sono morte 12 persone, tra cui diversi poliziotti, a quanto riferiscono fonti sanitarie. I manifestanti hanno anche danneggiato diversi veicoli in sosta e negozi. Ben cinque sale cinematografiche e due banche sono state incendiate. Per tutta la giornata migliaia di persone hanno messo a ferro e fuoco la città portuale. Si registrano anchediversi saccheggi di negozi.Altri disordini, con vandalismi e assalti contro i veicoli della polizia, si sono registrati a Islamabad, Rawalpindi, Lahore e Peshawar. In previsione delle proteste, le autorità avevano preso imponenti misure di sicurezza per proteggere le aree diplomatiche, in particolare l'ambasciata e i consolati statunitensi.

Proteste si sono registrate anche a Dacca, in Bangladesh, dove 10mila musulmani sono scesi in piazza. La folla radunata davanti alla più grande moschea del Paese, la Baitul Mokarram, ha dato fuoco a una gigantografia di Barack Obama e a una bandiera francese. La sicurezza era stata rafforzata in tutto il Paese in vista delle manifestazioni in programma dopo la preghiera del venerdì. Il 90% dei 153 milioni di abitanti del Bangladesh è musulmano. Migliaia di persone hanno manifestato anche a Kuala Lumpur, in Malaysia. Il primo ministro, Najib Razak, ha condannato il video e lo definito "profondamente offensivo" per l'Islam ma esortato i musulmani alla calma ed evitare le violenze. «Ma come ora, ognuno di noi ha la responsabilità di lavorare insieme per un rispetto maggiore, la tolleranza e la comprensione per vivere insieme in armonia», ha detto. Oltre 5mila persone si sono radunate per protestare di fronte all'ambasciata americana i cui uffici erano stati chiusi.LEADER ISLAMICI E LEGA ARABA: «NO ALLA VIOLENZA». Un insolito appello congiunto è stato lanciato da Unione europea, Unione africana, Lega araba e Organizzazione della Conferenza islamica per arginarele ripercussioni del film su Maometto prodotto negli Usa e delle vignette sul Profeta pubblicate in Francia. Nel testo si condanna l'incitamento all'odio religioso e si sottolinea che la libertà d'espressione va rispettata, al pari però della figura dei profeti.Il capo della diplomazia dell'Ue, Catherine Ashton, il commissario per la Pace e la Sicurezza dell'Ua, Ramtane Lamamra, il segretario generale della Lega araba, Nabil el Araby, e quello dell'Oci, Ekmeleddin Ihsanoglu, si dicono «uniti» nella convinzione che dell'importanza fondamentale della libertà religiosa e della tolleranza: «Condanniamo qualsiasi apologia dell'odio religioso che costituisca un incitamento alle ostilità e alla violenza».«Mentre riconosciamo pienamente la libertà di espressione - si legge ancora nella nota - crediamo nel rispetto di tutti i profeti, indipendentemente dall religione». Nel documento congiunto si condanna «qualsiasi messaggio di odio e intolleranza. Dobbiamo garantire che i fatti recenti non pregiudichino quei rapporti di fiducia e rispetto che abbiamo costruito in tanti anni tra le nostre popolazioni, le nostre comunità e i nostri Stati», è l'invito di Ue, Ua, Lega araba e Oci.

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