sabato 30 maggio 2015
​La denuncia della polizia irachena. Intanto il Califfato continua ad avanzare in Libia.
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I miliziani dello Stato Islamico attivi nella provincia di Diyala, Iraq nord-orientale, hanno reclutato persino cento bambini perchè combattessero contro l'Esercito governativo; Lo ha denunciato il capo della polizia provinciale, generale Jassem al-Saadi, citato dai mass media locali. Secondo l'alto ufficiale iracheno, l'Isis avrebbe costretto ad arruolarsi nelle proprie file civili di età inferiore ai 16 anni. Il gruppo jihadista "li sta usando anche per gli attacchi kamikaze", ha sottolineato Saadi. Intanto in Libia, dopo aver occupato nei mesi scorsi Sirte, i miliziani dello Stato islamico puntano ora a Jaffra. Secondo quanto hanno annunciato fonti libiche vicine al gruppo jihadiste, citate dall'emittente televisiva "al Arabiya", i miliziani jihadisti sono diretti verso il centro della Libia, zona controllata dalle milizie di "Alba" fedeli al governo di Tripoli. I jihadisti sono arrivati a 30 chilometri da Hun, cittadina capoluogo della provincia di al Jaffra. La distanza tra Sirte e Jaffra è di 350 chilometri. Si tratta di una zona militarmente strategica perchè è vicina al giacimento di petrolio di al Mabruk. Occupare al Jaffra significa tagliare la via di rifornimento ai miliziani di "Alba" presenti a Sebha, nel sud, che resterebbero isolati da Tripoli.
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