giovedì 10 settembre 2015
Sarebero un cinese e un norvegese, secondo il magazine online dei sostenitori del Califfato. La Norvegia: «Non paghiamo riscatti».
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Il sedicente Stato islamico (Is) ha messo 'in vendità due ostaggi, un cinese e un norvegese, quest'ultimo rapito in Siria a gennaio. Sull'ultimo numero del magazine online dei sostenitori del Califfato 'Dabiq', i terroristi hanno pubblicato una sorta di inserzione pubblicitaria: le foto dei due ostaggi sono circondate da didascalie con loro informazioni personali, dall'indirizzo dove risiedono al titolo di studio, fino al luogo e alla data di nascita. Sotto le foto di ciascun ostaggio compare la scritta: "Questo prigioniero è stato abbandonato dal suo governo che non ha fatto tutto il possibile per acquistare la sua libertà". Più sotto si legge: "Chiunque voglia pagare il riscatto per il rilascio può contattare il seguente numero di 'telegrammà: +9647705648252". I jihadisti non hanno reso noto il prezzo del riscatto per la liberazione dei due ostaggi, ma hanno precisato che si tratta di un'"offerta limitata nel tempo". A Oslo, il primo ministro Erna Solberg, confermando che un cittadino norvegese è nelle mani dell'Is, ha sottolineato che "la Norvegia non paga riscatti". Nel corso di una conferenza stampa, la Solberg ha rivelato che l'ostaggio norvegese è il 48enne Ole-Johan Grimsgaard-Ofstad e che ha legami con l'Università di Trondheim. È stato rapito a inizio anno in Siria poco dopo il suo ingresso nel paese. Si tratta di una situazione "complicata", ha aggiunto la Solberg, sottolineando che l'obiettivo del governo di Oslo è di "riportare in salvo in Norvegia i nostri cittadini". Secondo l'Is, l'ostaggio cinese si chiama Fan Jinghui ed è un consulente di 50 anni.
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