martedì 6 agosto 2019
Vogliono restare cittadini dell'Unione Europea e chiedono di poter avere il passaporto di Dublino
Manifestazione contro la Brexit a Newry in nord Irlanda

Manifestazione contro la Brexit a Newry in nord Irlanda

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Si tratta di una scelta davvero difficile, per Laurie Kearon, quando la squadra di rugby irlandese gioca contro quella del Galles. “Ho tifato per quest’ultima per tutta la vita ma, da quando sono diventata cittadina irlandese, sostengo tutte e due”, ha raccontato alla Bbc.

La scelta di adottare anche questa seconda nazionalità, dopo essersi trasferita nella Repubblica d’Irlanda, a County Wicklow, nel 1995, è arrivata quando la Brexit è stata annunciata, dopo il referendum del 23 giugno 2016. La Kearon ci aveva provato una prima volta, nel 2008, ma non aveva mai completato il processo perché il costo era di 950 euro e non aveva i soldi.

CENTINAIA DI BRITANNICI DIVENTANO IRLANDESI PER STARE NELLA UE

Come lei sono centinaia i cittadini britannici, inglesi, scozzesi e gallesi che hanno deciso di chiedere la cittadinanza irlandese per mantenere un piede nell’Unione Europea e assicurarsi il diritto di viaggiare liberamente tra i ventisette paesi.

La richiesta di cittadinanza, infatti, è il primo passo necessario per ottenere il passaporto irlandese. Per procedere con la domanda, però, bisogna soddisfare una serie di criteri. Essere nati nella Repubblica d’Irlanda prima del 1 gennaio 2005 per esempio. Si può anche essere nati dopo questa data, purchè i propri genitori siano britannici o irlandesi. Anche i nonni sono importantissimi se si vuole entrare a far parte dei figli dell’isola di smeraldo. Ne basta uno irlandese per fare domanda. Altri criteri validi sono il luogo di nascita, la nazionalità irlandese del marito o della moglie, l’adozione o la naturalizzazione.

Il numero di britannici che hanno fatto domanda per diventare cittadini della Repubblica d'Irlanda è aumentato in modo significativo e costante dopo il referendum sulla Brexit di tre anni fa. Per i primi quattro anni, tra il 2016 e il 2020, le richieste sono state circa sessanta all’anno.

Nel 2016, l’anno del referendum, c’erano 568 richiedenti. Sono diventati 860 l’anno successivo e lo scorso anno oltre 1200 britannici hanno fatto domanda. Un trend in salita che sta continuando anche quest’anno. Più di 600 domande, infatti, sono state ricevute entro la fine di maggio, una cifra destinata a salire durante la seconda metà del 2019.

IL BENVENUTO DEL "FINE GAEL" A CHI VUOLE DIVENTARE IRLANDESE

A dare il benvenuto a tutti coloro che desiderano diventare irlandesi è stato Neale Richmond, senatore del “Fine Gael”, il partito al governo, secondo il quale almeno il 10% dei cittadini britannici avrebbero i requisiti per chiedere un passaporto irlandese. Richmond, che è portavoce per le questioni europee del suo partito, ha chiarito anche che le richieste di cittadinanza e di passaporto sono gradite anche se i cittadini britannici non hanno nessuna intenzione di andare a vivere nel paese.

“Speriamo che chiunque ne abbia diritto decida di procedere con la richiesta di cittadinanza irlandese. Sono i benvenuti”, ha dichiarato il senatore, “Se vogliono venire ad abitare in Irlanda a noi fa piacere, ma non c’è nessuna ragione perché debbano farlo”.

Richmond ha spiegato anche che è l’atto simbolico di reclamare un legame con la Repubblica d’Irlanda ad essere importante perché, da sempre, gli irlandesi se ne vanno dal loro paese di origine.

LA DIASPORA IRLANDESE

“La nostra è una diaspora globale”, ha detto, “composta di 72 milioni di persone mentre la popolazione della Repubblica è di appena 5 milioni”. In Irlanda, dal 2011, sono state anche introdotte cerimonie speciali, nell’hotel Gleneagle, a Killarney, nel sud d’Irlanda, dove a centinaia di stranieri è stata conferita la cittadinanza tra musiche tradizionali e marce dell’esercito. Negli ultimi otto anni sono stati ben 141 questi eventi. All’ultimo, dell’aprile scorso, circa 2400 cittadini sono diventati irlandesi e, tra le nazionalità, al primo posto vi erano i polacchi seguiti da britannici, rumeni, indiani e nigeriani.

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