martedì 23 ottobre 2012
​E’ stata posata lo scorso 20 ottobre la prima pietra di un’università privata cattolica nella regione autonoma del Kurdistan iracheno. La struttura, aperta a tutti, senza differenze di religione, ospiterà circa 3000 studenti impegnati in corsi umanistici e tecnico-scientifici.
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E’ stata posata lo scorso 20 ottobre la prima pietra di un’università privata cattolica di Adiabene nella regione autonoma del Kurdistan iracheno. La struttura, aperta a tutti, senza differenze di religione, ospiterà circa 3000 studenti impegnati in corsi umanistici e tecnico-scientifici. A darne notizia è il sito Baghdadhope che riporta le parole dell’arcivescovo caldeo di Erbil, mons. Bashar M. Warda, che ne aveva annunciato la creazione. I lavori che si prevede termineranno nel 2015, sono iniziati con la posa della prima pietra la cui importanza è stata sottolineata da mons. Giorgio Lingua, Nunzio apostolico in Giordania e Iraq, presente alla cerimonia. Si tratta, ha detto il Nunzio, di “un atto di coraggio rimarchevole”, di “un progetto contro corrente” perché, spiega mons. Lingua, “mentre molti, soprattutto giovani, pensano a lasciare l’Iraq c’è chi reagisce offrendo loro una occasione per rimanere ed addirittura contribuire al futuro del paese”. Un’opera che per il nunzio porterà benefici anche ai cristiani iracheni: “ogni Università cattolica - ha detto il rappresentante vaticano - offre un importante contributo alla Chiesa nella sua opera di evangelizzazione”. Tra i presenti alla cerimonia anche diversi rappresentanti religiosi e civili, come mons. Jacques Isaac, rettore del Babel College, l’unica facoltà di filosofia e teologia cristiana in Iraq, il governatore di Erbil, Nawzad Hadi. (Sir)
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