sabato 26 marzo 2016
Le vittime sono 41, tra cui almeno 17 adolescenti. I feriti sono 105, molti in gravi condizioni. L'attacco è avvenuto durante la premiazione di un torneo. Il Daesh rivendica.
Iraq, kamikaze allo stadio fa strage di ragazzi
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Fosse avvenuto in Europa, s'indignerebbe il mondo. Ma nel villaggio iracheno di al Asriya si può morire allo stadio, dilaniati dall'esplosione di un kamikaze, senza che il resto del mondo se ne accorga. Forse non era nemmeno uno stadio, sarà stato un campo sportivo. Una strage da ragazzi? Sì. La partita appena terminata era un torneo di adolescenti. Anche l'attentatore suicida appare un ragazzino nelle foto diffuse dai jihadisti del Daesh che hanno rivendicato l'attacco. Sono morte 41 persone, i feriti sono 105 di cui molti in gravi condizioni. "Almeno diciassette delle vittime sono ragazzi tra i 10 e i 16 anni", spiega un responsabile sanitario della provincia di Babil. Oggi Al Asriya si prepara a seppellire le vittime. Sciiti nel mirino. Nella rivendicazione via web, ripresa dal sito di monitoraggio dei gruppi terroristici Site, i jihadisti del Daesh affermano di tenere nel mirino i miliziani sciiti. Kamikaze tra la folla. Il villaggio di al Asriya si trova vicino alla città di Iskandariyah, 50 chilometri a sud di Baghdad. L'attentato è avvenuto venerdì nel tardo pomeriggio. Il kamikaze è entrato nello stadio, si è mischiato tra la folla e si è fatto esplodere al termine della partita. Ha azionato la sua cintura esplosiva mentre venivano consegnate le coppe ai calciatori al termine di un torneo. Il video dell'esplosione. Un video pubblicato sui social network mostra un funzionario di fronte a un tavolo occupato da trofei, intento a chiamare un giocatore. All'improvviso si ode una potente esplosione e la ripresa si interrompe dopo un bagliore di luce gialla.Ferito miliziano sciita. Tra le vittime ci sono anche il sindaco Ahmed Shaker, una delle sue guardie del corpo e almeno cinque membri delle forze di sicurezza. Hassoun Hussein, il leader locale della milizia sciita Asàib Ahl al-Haq, e probabile obiettivo dell'attacco, sarebbe rimasto ferito. Prosegue l'offensiva sunnita contro Daesh. L'attentato, il terzo in due giorni, è avvenuto poco dopo l'annuncio da parte del portavoce dell'esercito iracheno, Yahya Rusoul, della conquista da parte dei militari e delle milizie tribali sunniti della città di Kubeisa nella provincia occidentale di al Anbar. Giunge inoltre a pochi giorni dall'avvio della grande offensiva militare per liberare la provincia di Ninive e infine conquistare Mosul, la principale roccaforte del Daesh in Iraq caduta nella mani dei terroristi nel giugno del 2014.
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